Giovedì 25 Aprile 2024

Morte in diretta al telefono con l’amica: “Sta bruciando tutto“

Lido Estensi, scintilla dalla termocoperta. Un corto circuito all’origine del rogo FOTO la devastazione del rogo

Germana Zerbinati

Germana Zerbinati

Ferrara, 27 novembre 2014 - «DEVO lasciarti. Ha preso fuoco la termocoperta». Sono state le ultime parole di Germana Zerbinati, 75 anni. Due frasi pronunciate al telefono ad un’amica, proprio nell’istante in cui si è accorta dell’inizio dell’incendio. All’origine della tragedia,il corto circuito di una coperta elettrica: una scintilla che ha provocato l’incendio nel quale — nel tardo pomeriggio di martedì nell’appartamento al civico 107 di via Oriani — la pensionata ha perso la vita. Ad ucciderla sarebbe stato il fumo sprigionato da un suo tentativo di domare le fiamme, gettandoci sopra dell’acqua. Vicino alla coperta elettrica infatti, i carabinieri hanno trovato un catino, verosimilmente utilizzato per trasportare l’acqua. Un tentativo che alla fine si è rivelato vano.

In pochi minuti una spessa cappa di fuliggine ha invaso tutto l’appartamento, senza lasciare scampo alla 75enne. Il corpo della donna è stato trovato dai soccorritori alcune ore più tardi (erano circa le 20.30), riverso su una sedia della cucina. I sanitari del 118 hanno tentato il tutto per tutto per rianimarla, ma ormai non c’era più nulla da fare.

I PRIMI ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i vicini di casa. «Abito proprio a due passi da lei — racconta Massimiliano Inserra, commerciante ambulante —. Sono tornato dal lavoro intorno alle 18 e ho iniziato a sentire uno strano odore, come di gomma bruciata. Ho guardato ovunque, ma di fumo non ne ho visto». Inserra fa il giro dell’isolato e si consulta con altri residenti, tutti allarmati dallo strano odore. Decide così di chiamare i vigili del fuoco. «I pompieri hanno capito subito che arrivava dalla casa di Germana — prosegue —: abbiamo quindi chiamato una vicina che aveva le sue chiavi di casa e siamo entrati. Quando i pompieri hanno aperto la porta è uscito un gran fumo e lei era lì. E’ stato terribile: ho ancora la scena davanti agli occhi».

GERMANA Zerbinati era nata in Germania ma da tempo viveva da sola a Lido Estensi, in un agglomerato di appartamenti estivi, in questo periodo in gran parte vuoti. In paese la conoscevano tutti. Spesso trascorreva i suoi pomeriggi nell’edicola tabaccheria all’angolo, chiacchierando con altre signore. La chiamavano ‘la bambolina’, per il suo aspetto sempre elegante e ben curato. «Qui tutti le volevano bene — osserva Inserra —: era una persona dolce e gentile. Era conosciuta e benvoluta anche dai tanti turisti che vengono in paese d’estate. Non ci sono parole, era una donna splendida».

Federico Malavasi