Mirror, ancora un presidio: feriti tra le forze dell'ordine, tre denunce

Facchini ed esponenti dei SiCobas hanno protestato, bloccando gli operai all’ingresso e creando ulteriori disagi. Un carabiniere e due poliziotti finiscono all'ospedale

Un presidio alla Mirror di Sant'Agostino (Businesspress)

Un presidio alla Mirror di Sant'Agostino (Businesspress)

San’Agostino (Ferrara), 26 marzo 2015 - Ancora disagi alla Mirror a Sant’Agostino, dove stamane alcuni facchini ed esponenti dei SiCobas hanno protestato davanti all’azienda, bloccando ancora gli operai all’ingresso e creando ulteriori disagi alla lavorazione. L'ennesima giornata di protesta si chiude con un bilancio di tre feriti, tre denunciati, e una decina di persone da identificare perché coinvolte in modo attivo nella manifestazione non autorizzata e nel blocco dell'ingresso dei camion in fabbrica.

I tre feriti sono un ufficiale dei carabinieri e due poliziotti del Reparto mobile e della Digos: finiti in ospedale, l'ufficiale con una prognosi di 10 giorni per contusioni varie, il secondo per un morso al dito indice della mano sinistra ha avuto 10 giorni di prognosi, e il terzo per contusioni da un calcio ha avuto una prognosi di una settimana.

Non ci sono state cariche, ma i rappresentanti delle forze dell'ordine sono rimasti feriti nel tentativo di spostare i manifestanti che facevano resistenza. I tre denunciati sono accusati di manifestazione senza preavviso e rifiuto di farsi identificare; per loro è stato emesso anche il foglia di via da Ferrara da parte del questore. Si tratta di un tunisino di 29 anni (denunciato per il morso all'agente e anche per resistenza e lesioni), di un pakistano e di un marocchino. Per il gruppo di una decina di persone che ha impedito l'accesso ai cancelli verrà valutata, una volta completata la loro identificazione, una denuncia per violenza privata, per aver impedito di fatto le attività della fabbrica.

Stamane sono arrivate in pullman 70 persone. Sono intervenute le forze dell’ordine. La vicenda nasce dal fatto che la Mirror, nel settembre scorso, aveva disdetto l’appalto dei lavori di facchinaggio con la cooperativa L.K. per inadempienze documentate e si era rivolta ad un’altra società, poi subentrata.

Ieri il capogruppo in Regione Emilia-Romagna della Lega Nord, Alan Fabbri, aveva denunciato di aver ricevuto minacce su Facebook da parte di un utente che si firma ‘Karim Facchino Lotta’. Per l’esponente leghista si tratta di «parole allarmanti, ma se pensano di intimorirci si sbagliano di grosso». Per Fabbri questo è «il chiaro segno che questi gruppi non fanno sindacato, ma fanno lotta ideologica. Il problema dei blocchi alla Mirror è un problema di ordine pubblico che mette a rischio il lavoro vero, quello dei dipendenti dell’azienda che a causa dei picchetti si vedono negato il loro diritto al lavoro».