Ferrara, 28 ottobre 2014 - Quella notte di San Valentino di quattro anni fa venne lasciato solo al suo destino. Morì di freddo perché abbandonato da tutti, chi avrebbe dovuto soccorrerlo, l’amico della notte, un tassista che non lo caricò sull’auto, i due addetti della discoteca da cui venne fatto uscire ubriaco.
Per la tragedia di Said Belamel, marocchino di 29 anni, morto alle prime ore del 14 febbraio 2010 dopo una serata trascorsa nella discoteca Madame Butterfly, il giudice Alessandra Testoni ha condannato per omissione di soccorso tutti gli imputati: 1 anno e 2 mesi per Mounir Zouina, l’amico che era con Said quella sera; 1 anno ai due addetti del locale, Sandro Bruni e Paolo Nicolini; 6 mesi al tassista Paolo Campagnoli, unico presente in aula e unico degli imputati a cui il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche.
A tutti è stata concessa la sospensione condizionale della pena. Disposta anche una provvisionale di 50mila euro.