Copparo, il medico Mauro Orlandi stroncato da un infarto in ambulatorio

“Eri un medico d’altri tempi, chiamavi a casa per assicurarti che avessimo preso le medicine, consigliavi i migliori specialisti e anche con la scusa di un saluto passavi per una visita a domicilio”

Mauro Orlandi

Mauro Orlandi

Ferrara, 11 marzo 2015 - Davanti all’ambulatorio di via Pavese un mazzo di gerbere gialle e alcune rose bianche ricordano l’amato medico Mauro Orlandi, stroncato da un malore, l’altro ieri, mentre visitava una paziente. Dolore e sconforto accompagnano la perdita di una delle figure professionali più conosciute e apprezzate nel territorio. Nonostante il prolungato massaggio cardiaco effettuato dal personale sanitario del 118, non c’è stato niente da fare. La notizia ha colpito la comunità copparese, che ancora oggi è incredula davanti all’epigrafe, all’ambulatorio e nei corridoi della Casa della salute.

Si scuote la testa e si china il capo, rassegnati al fatale destino. La notizia della scomparsa di Orlandi è rimbalzata sui social network, poche ore dopo la sua morte. Tantissimi i commenti dei suoi pazienti, che proprio sulla pagina di ‘Sei di Copparo se’, ricordano ‘‘Siamo sconvolti, eri per noi un punto di riferimento. Eri un medico d’altri tempi, chiamavi a casa per assicurarti che avessimo preso le medicine, consigliavi i migliori specialisti e anche con la scusa di un saluto passavi per una visita a domicilio. Eri un medico ma anche un amico, davi la vita per gli altri ora la tua destinazione è il paradiso’’.

Orlandi, aveva 60 anni, ne avrebbe compiuti 61 proprio sabato. Era sposato con Teresa, professoressa di diritto alle superiori e aveva due figli, Stefano e Giulia. Originario di Ferrara, si era trasferito a Copparo appena sposato, dove aveva iniziato l’attività di medico di base a Coccanile, poi aveva lavorato in guardia medica anche a Berra e infine aveva aperto un ambulatorio a Copparo e un altro a Sabbioncello San Pietro. Qui trascorreva gran parte delle giornate, spesso con 10 ore al giorno. L’assessore alla sanità Franco Miola è turbato: «Ero il suo coordinatore al nucleo di cure primarie, lo ricordo con stima e affetto. Aveva avuto problemi di salute pochi mesi fa, ma era tornato operativo e sembrava sereno, l’infarto però non ha pietà per nessuno». Anche il sindaco Nicola Rossi vive nel dolore della sua comunità questo momento e commenta con un saluto malinconico: «Ciao dottore». Domani si svolgeranno i funerali, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo alle 15.30; dopo la cerimonia si proseguirà al cimitero di Sabbioncello San Pietro.