Sicurezza, pugno duro in zona Gad

Un patto tra Comune, prefettura e forze dell’ordine. Tolleranza zero verso i locali sospetti

Ferrara, la firma del patto con  sindaco, prefetto e forze dell’ordine (Businesspress)

Ferrara, la firma del patto con sindaco, prefetto e forze dell’ordine (Businesspress)

Ferrara, 30 maggio 2015 - Controlli capillari in zona Gad (senza però trascurare altre aree della città nel mirino del crimine), più videosorveglianza e pugno duro contro gli esercizi pubblici che, a causa delle cattive frequentazioni, diventano un problema di ordine pubblico. Sono i capisaldi dell’attività prevista nell’ambito del patto ‘Ferrara sicura’, siglato (in realtà rinnovato) ieri mattina in prefettura dai vertici delle forze dell’ordine e dalle istituzioni del territorio. Un documento quanto mai necessario visto che la situazione, come ha sottolineato il prefetto Michele Tortora, «pur essendo sotto controllo non è proprio idilliaca». I dati recenti sull’andamento della criminalità registrano infatti un lieve calo dei reati nel complesso (-1,3%) tra il 2013 e il 2014, pur evidenziando un aumento dei crimini ‘spia’ della crisi, come i furti (+2,68%) e le rapine (+12%).

La pietra angolare dalla quale muove il patto sulla sicurezza è la ‘partecipazione’. «Il problema – ha sottolineato il prefetto – non può essere affrontato soltanto dal punto di vista ‘militare’. Bisogna lavorare invece nell’ottica dell’integrazione. Strategico in questo senso è il supporto delle istituzioni locali e delle associazioni attive sul territorio». Un’alleanza, come ha evidenziato il sindaco Tiziano Tagliani, che «deve lasciare poco spazio alle azioni di spossessamento del territorio». Che non sono una prerogativa soltanto della zona stazione, ma anche di altri quartieri, tra cui «anche il centro storico».

Tante le frecce all’arco per continuare a lavorare sulla strada della sicurezza. In primo luogo il potenziamento dei controlli, ricorrendo anche all’aiuto dei «rinforzi», cioè i reparti prevenzione crimine della polizia di Stato. Una presenza, quella delle forze dell’ordine, che continuerà ad essere «massiccia» soprattutto al Gad. Tolleranza zero anche per quanto riguarda i locali pubblici. Non solo, ha precisato Tortora, «dal punto di vista delle verifiche amministrative», ma anche da quello «delle misure straordinarie, come la chiusura, nel caso diventino un problema per l’ordine pubblico».

Non è mancato nemmeno un passaggio sul tema videosorveglianza che verrà incrementata. Così come una marcia in più avranno le azioni di prevenzione dei fenomeni di devianza giovanile, come il bullismo («Faremo formazione nelle scuole e controlli fuori da esse»). Continuerà poi per tutta l’estate le attività di sorveglianza nei parcheggi pubblici, così come non verrà trascurato il lavoro sul fronte della prostituzione, sul quale si interverrà anche dal punto di vista assistenziale con «squadre di sostegno».