A Ferrara 40 persone svanite nel nulla. "Adolescenti oltre la metà degli scomparsi"

Studentessa di Verona ritrovata all’ex Mof. Era fuggita da tre giorni col fidanzatino

Due adolescenti (foto Ravaglia)

Due adolescenti (foto Ravaglia)

Ferrara, 28 maggio 2015 - NON DAVA più notizie di sé da tre giorni. Svanita nel nulla, senza un messaggio e senza una telefonata. I genitori in pensiero avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri, che si erano messi a cercarla in lungo e in largo. Una ricerca iniziata lunedì pomeriggio, dopo la scuola, e che si è conclusa ieri quando la ragazza è stata ritrovata sana e salva a Ferrara. Protagonista della vicenda è una 16enne di Verona. La giovane era scappata da casa insieme al fidanzatino, un 18enne originario della provincia di Treviso. I due, per cause ancora in corso di accertamento, si erano allontanati da Verona lunedì senza dire nulla a familiari e amici. Non vedendo la figlia tornare a casa al consueto orario, i genitori, in ansia, hanno dato l’allarme ai carabinieri. I militari della città veneta hanno subito diramato l’identikit della giovane ed allargato le ricerche ai territori vicini. A trovarla sono stati i carabinieri di Ferrara. La studentessa si trovava insieme al fidanzatino nel parcheggio dell’ex Mof, in una roulotte. La giovane era in buone condizioni di salute ed è stata immediatamente accompagnata a casa ed affidata ai genitori. La fuga d’amore della coppietta si è così risolta nel migliore dei modi.

 

SONO tanti. Decine di migliaia di fantasmi. A livello nazionale è come se una città grande quasi quanto Cento fosse svanita nel nulla senza lasciare traccia. E’ il popolo degli scomparsi. Una ‘comunità’ sospesa in una sorta di limbo, della quale una recente indagine del ministero dell’interno ha delineato i contorni. Stando ai dati del Viminale infatti, sono 29.763 (9.816 italiani e 19.947 stranieri), le persone mancate all’appello nel periodo che va dal primo gennaio 1974 al 30 giugno 2014 (data in cui è stato chiuso il ‘censimento’) e mai più ritrovate.

Tra queste, 1.247 sono emiliano-romagnole. Una dato inquietante, se si pensa ai misteri che potenzialmente si celano dietro ad ognuna di queste persone, di alcune delle quali non si hanno notizie da anni. Restringendo il campo alla realtà ferrarese, il dato più recente è quello fornito dall’associazione ‘Penelope’, che da anni ormai si occupa di tener viva la ricerca (e la memoria) delle persone scomparse. Al 31 dicembre 2012, secondo l’associazione benefica, i ferraresi scomparsi e non ancora ritrovati (alcuni spariti anche diversi anni addietro) erano 43. Tra questi c’è anche Luigi Turolla, 52 anni, scomparso misteriosamente da Goro nell’estate del 2012 e di cui il nostro giornale aveva seguito la vicenda. I numeri della prefettura – organismo competente per i casi di questo tipo – fotografano invece quella che è la situazione del periodo più vicino a noi. Nel 2014 da Ferrara e provincia sono scomparse 35 persone e 35 sono state ritrovate. Prendendo in esame i primi mesi del 2015 le persone scomparse e ritrovate sono state 14, mentre per una le ricerche sono ancora in atto.

L’INDAGINE del ministero delinea anche un’identikit delle persone svanite nel nulla e un’analisi delle ragioni che li hanno spinti (o costretti) a farsi di nebbia. Il 40% si sarebbe allontanato volontariamente mentre il 30% avrebbe abbandonato un istituto per minori. Per il 21% i motivi della scomparsa sono disturbi psicologici, mentre il 4% sarebbe vittima di reati o di eventi accidentali.

Mettendo poi sotto la lente la fascia d’eta, secondo il Viminale, oltre la metà degli scomparsi sarebbe minorenne. Un fenomeno, quello dell’allontanamento da casa dei minori, che si va sempre più diffondendo e che preoccupa le associazioni che se ne occupano. «Ultimamente sono parecchi i giovani che si allontanano da casa senza tornare – osserva Marisa Golinucci, responsabile per l’Emilia Romagna dell’associazione Penelope –. Tanti ragazzi entrano in crisi, magari perché lasciati dalle fidanzate o per incomprensioni con la famiglia, e se ne vanno senza lasciare traccia». Per molti, come nel caso della studentessa di Verona, la scomparsa si rivela solo una semplice ‘fuitina’. Ma, purtroppo, il destino di molti altri resta, a distanza d’anni, avvolto in una fitta coltre di mistero.

di Federico Malavasi