L'arresto è stato eseguito dai carabinieri
Pontelagoscuro (Ferrara), 1 settembre 2014 - Forse uno sguardo ‘storto’, o una parola di troppo. Futili motivi insomma, ma che sono stati sufficienti a far saltare fuori un coltello. Ancora una lite finita nel sangue (la quarta verificatasi in provincia nel solo mese di agosto), stavolta in via Padova a Pontelagoscuro. Protagonisti della vicenda sono due operai dell’Est Europa (un 28enne ucraino e un 29enne russo), entrambi residenti fuori provincia. Ad aggredirli e ferirli è stato un giovane nordafricano (forse tunisino, stando alle prime ricostruzioni dei carabinieri). Il tutto è capitato sabato sera nei pressi di un locale di via Padova, a poche decine di metri dal ponte sul Po. Erano da poco passate le 22.
I due ragazzi dell’est (entrambi operai) stavano chiacchierando vicino al locale, quando, per cause ancora in corso di accertamento, è nato un diverbio con il nordafricano. Prima sono volate parole forti, poi all’improvviso la situazione è degenerata. A quel punto il tunisino ha estratto un coltello con il quale ha ferito entrambi i ‘rivali’. Dopo averli colpiti si è dato alla fuga in direzione Rovigo, scomparendo nel buio nel giro di pochi secondi. I due operai hanno chiamato aiuto e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e i carabinieri di Pontelagoscuro. Fortunatamente le ferite riportate dai due non erano gravi.
Per loro è stato però necessario un passaggio al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria Maddalena, dove sono stati medicati e subito dimessi. Ne avranno uno per 10 e l’altro per 14 giorni. I carabinieri di Pontelagoscuro, dopo aver ascoltato i racconti delle vittime dell’aggressione, si sono subito messi alla ricerca del nordafricano, al momento però senza risultati. Quella di sabato è la seconda aggressione a colpi di coltello che si verifica in città nel giro di una settimana. Venerdì scorso infatti, davanti a un chiosco di largo Castello, un uomo di 40 anni, al culmine di una lite, era stato aggredito a colpi di coltello e bottiglia da due nordafricani. La polizia, che indaga sulla vicenda, ha già qualche sospetto sui responsabili e sta raccogliendo elementi per incastrarli.