Portomaggiore, il racconto dei pompieri sopravvissuti tra le fiamme del poligono

Filippo Foglia e 'Mimmo' Martinelli sono rimasti feriti nelle operazioni di soccorso nell'edificio colpito da un'esplosione che ha causato tre morti VIDEO - FOTO

L'esplosione al poligono di Portomaggiore (Businesspress)

L'esplosione al poligono di Portomaggiore (Businesspress)

Portomaggiore (Ferrara), 10 gennaio 2016 -  Si chiamano Filippo Foglia, 38 anni, e 'Mimmo' Martinelli, 37, e sono i due vigili del fuoco rimasti feriti in maniera non grave durante le operazioni di soccorso al poligono di tiro di Portomaggiore (FOTO).

«Non siamo eroi» dicono mentre stanno per essere dimessi dal Pronto Soccorso dell'ospedale di Cona, ma hanno rischiato la vita. «Quando siamo arrivati sul posto – racconta Foglia – le fiamme erano molto alte e il fumo denso, così abbiamo iniziato lo spegnimento dall'esterno».

Un'attività intensa, poi l'infortunio. «Non ricordo quanto tempo era passato dal nostro arrivo. Quello che so è che abbiamo provato ad avvicinarci all'entrata, ma il fumo era così denso che siamo usciti. Poi sia io, sia il mio collega, siamo caduti». Al loro arrivo riferiscono di aver visto persone in strada, riuscite a uscire dal poligono.

Con loro anche chi solo il caso, il destino ha voluto fuori da quell’inferno. Come Rodolfo Gamberini: avrebbe dovuto essere proprio lì, nel poligono, esattamente nel momento in cui le fiamme sono divampate. «Con gli amici ci siamo ritrovati, puntuali, alle 9 per andare a Portomaggiore. Uno di loro ha dimenticato in tasca le chiavi dell’auto di sua moglie e per lasciarle abbiamo ritardato mezzora». Il tempo necessario per giungere sul posto un istante prima del disastro.

«Quando siamo usciti dall’ultima curva di via Cattaneo abbiamo visto il fumo e la gente correre fuori. Abbiamo fermato l’auto e sono esplose le fiamme. Poi il crollo del tetto. Il primo pensiero è andato a chi non aveva fatto tardi ed era dentro all’edificio».