Poste, diciannove paesi della provincia rischiano la consegna a giorni alterni

Emendamento alla legge di stabilità per riorganizzare il servizio

Un postino (foto di repertorio Torre)

Un postino (foto di repertorio Torre)

Ferrara, 14 dicembre 2014 - Il postino suona sempre due volte, diceva qualcuno. A breve però, il portalettere potrebbe passare soltanto una volta ogni due giorni su gran parte del territorio ferrarese. E’ quello che accadrebbe se venisse confermato (e applicato in maniera rigida) l’emendamento proposto dal governo Renzi sulla legge di stabilità riguardante appunto la frequenza della consegna della corrispondenza nei Comuni più piccoli. Una vera e propria rivoluzione, finalizzata, almeno negli intenti, a migliorare e razionalizzare l’efficienza del servizio, in vista della privatizzazione di Poste Italiane.

La norma dà la possibilità di consegnare la posta a giorni alterni nei Comuni con densità al di sotto dei 200 abitanti per chilometro quadrato. Un parametro all’interno del quale ricadrebbero tutti i Comuni del territorio tranne cinque. I ‘salvati’ sarebbero solo Ferrara, Cento, Sant’Agostino, Mirabello e Tresigallo. Tra i ‘sommersi’ ricadrebbero invece tutti gli altri Comuni del territorio, non ultime alcune delle città più importanti sia dal punto di vista della popolazione che dal quello delle risorse produttive. Tra queste compaiono infatti Comacchio, che ha una densità di appena 78 abitanti per chilometro quadrato, Codigoro (74 abitanti per chilometro quadrato), Portomaggiore (96 abitanti per chilometro quadrato), Copparo (107), Argenta (72) e Bondeno (85).

Tutte città che, in caso di applicazione pedissequa dell’indicazione emersa dall’emendamento, andrebbero a condividere il destino dei paesi più piccoli e a minore densità, come Jolanda (27 abitanti per chilometro quadrato) o Ostellato (37 abitanti per chilometri quadrati). La misura riguarderebbe quindi gran parte della popolazione della nostra provincia, la quale potrebbe a breve trovarsi la cassetta delle lettere riempita un giorno sì e uno no. A livello nazionale tutto questo potrebbe arrivare ad interessare fino ad un quarto della popolazione (15 milioni di persone circa, contro le 7 interessate finora, nei luoghi dove il servizio funziona già in questa maniera). Certo, è ancora prematuro delineare possibili scenari.

E’ difficile infatti immaginare che il parametro venga calato rigidamente ed acriticamente sulle varie realtà territoriali, così come appare improbabile che in città importanti come Comacchio, Codigoro o Argenta le raccomandate, i bollettini a scadenza o la corrispondenza di aziende, uffici pubblici o studi professionali possa arrivare a singhiozzo. Il nuovo volto della posta tradizionale – almeno sul nostro territorio – sarà quindi strettamente legato alle modalità con cui questo emendamento (qualora venisse approvato) verrà interpretato e applicato, caso per caso e città per città.