Bondeno (Ferrara), 14 luglio 2012 - “L’impegno per la Lega e’ di dare al Comune di Bondeno un milione di euro per contribuire alla ricostruzione degli edifici pubblici”: e’ questa la proposta che il segretario nazionale della Lega Nord, Roberto Maroni ha fatto al sindaco di Bondeno, una delle cittadine emiliane colpite dal terremoto. La proposta e’ stata lanciata da Maroni nell’ambito di un incontro con gli amministratori territoriali della Lega Nord e con le associazioni di categorie sui temi relativi alla ricostruzione post-terremoto.

“E’ l’impegno che avevamo preso e che io confermo - ha detto ancora Maroni - e invito gli altri partiti a fare altrettanto”. Maroni ha poi spiegato che si tratta di una proposta “molto concreta”, una “sorta di gemellaggio con il comune di Bondeno” che garantira’ al Comune una quota del finanziamento assegnato al partito per intervenire sulle opere pubbliche danneggiate. “La quota di finanziamento pubblico che ci verra’ data a fine luglio - ha aggiunto Maroni - sara’ destinata a questa finalita’ da parte della Lega e sarebbe bello che tutti gli altri partiti lo facessero”. Maroni, infine, ha ricordato che la Lega “aveva chiesto che tutti i rimborsi elettorali dei partiti venissero messi nel decreto sul terremoto: cio’ - ha concluso - non e’ avvenuto”.

Un coordinamento per monitorare la ricostruzione

La Lega Nord presenterà in tutte le zone colpite dal terremoto del 20 e 29 maggio un ordine del giorno che contiene i punti sui quali è più urgente investire per la ricostruzione. Il testo è stato presentato durante l'incontro con gli amministratori del movimento dell’Emilia, Veneto e Lombardia. Erano presenti anche il sindaco di Verona Flavio Tosi, Gianni Fava, parlamentare mantovano e Fabio Rainieri segretario dell’Emilia. E’ stato inoltre costituito un coordinamento per monitorare l’applicazione del decreto che ha approvato la Camera nei giorni scorsi. Il vicesegretario federale Elena Maccanti vigilerà per conto del movimento su tutto il tema della ricostruzione.
 

L’Ordine del giorno scritto oggi durante la riunione di Bondeno verrà formalizzato la prossima settimana e sarà costituito da sei punti. Prima di tutto è richiesto un impegno da parte del governo e delle amministrazioni per le imprese che, anche se non danneggiate dal terremoto, sono obbligate a provvedere all’adeguamento antisismico delle proprie strutture. “Per loro non è previsto alcun tipo di incentivo economico e i tempi per mettersi in regola sono davvero troppo stretti”, ha spiegato il segretario di Bologna, Manes Bernardini. Con il documento si chiede inoltre uno slittamento fino a giugno 2013 per il pagamento delle tasse e dei tributi, e inoltre si torna a chiedere una ‘no tax area’ nei territori colpiti dal sisma. L’odg rimarca la necessità di una deroga al Patto di stabilità per i comuni, per consentire loro di avviare in tempi rapidi lavori indispensabili per la ricostruzione. Si chiede ancora di aumentare il contributo economico ora fermo a 2,5 miliardi dei quali solo 500 milioni sono già pronti per lo stanziamento. Vista la chiusura di molte aziende e la cassa integrazione a cui sono costretti ancora 15mila lavoratori, si chiede infine di aumentare il periodo della cassa in deroga almeno fino a giugno 2013.

No tax area? "Le risorse sono insufficienti"

‘’Ci sono poche risorse, pochi soldi’’ nel decreto per la ricostruzione dopo il terremoto in Emilia, peraltro ‘’molto positivo’’, dove si fa anche ‘’riferimento a un fondo europeo di solidarieta’ che e’ tutto da vedere, e’ tutto ipotetico - ha detto Maroni, parlando della No Tax Area nelle zone del sisma - E anche queste agevolazioni che vengono date - prosegue Maroni - non e’ chiaro poi alla fine come verranno attuate concretamente’’. ‘’Il nostro giudizio alla fine e’ stato molto positivo sul decreto ma con molte riserve’’, aggiunge: ‘’le risorse sono assolutamente insufficienti’’.