Argenta (Ferrara), 16 maggio 2013 - Svolta nelle indagini sulla morte del centrocampista del Cosenza Denis Bergamini. La procura di Castrovillari (Cosenza) ha notificato a Isabella Internò, la sua ex fidanzata, un avviso di garanzia per concorso in omicidio volontario. Il calciatore venne trovato morto il 18 novembre 1989 sulla statale Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza.

L’ipotesi di allora era stata quella del suicidio. Secondo le indagini dell’epoca il giocatore si sarebbe gettato sotto le ruote di un camion e poi trascinato per più di 50 metri. Ma ora è emersa una verità differente che ha portato all’avviso di garanzia per la donna. Nella perizia dei carabinieri del Ris di Messina, consegnata alla procura di Castrovillari a febbraio del 2012, era già emerso che Bergamini era morto quando fu investito dal camion. Le indagini sulla morte del calciatore erano state riaperte ad ottobre dello scorso anno dopo le richieste della famiglia che aveva espresso più volte dubbi sulla ricostruzione fatta dopo la morte. Nel 2001, inoltre, l’ex calciatore della Roma e del Milan, Carlo Petrini, scomparso il 16 aprile scorso all’età di 64 anni, aveva scritto il libro ‘Il calciatore suicidato’, nel quale ipotizzava che Bergamini fosse morto per mano della criminalità locale.

La sorella di Donato: "Un giorno di tristezza"

‘’In un giorno come questo il sentimento che prevale in me e’ di profonda tristezza. Nel mio cuore il pensiero va solo a mio fratello, cui hanno tolto la vita nel pieno della sua vita’’. Sono le parole di Donata Bergamini, la sorella gemella di Denis Bergamini. ‘’Voglio ricordare - ha detto - Denis felice come l’ho conosciuto fin da quando era bambino, nella mia mente rivedo sempre il suo sorriso di un bambino felice diventato ragazzo, sempre pronto ad aiutare gli altri. Nessuno merita di morire nel modo in cui e’ morto Denis, era proprio un bravo ragazzo e certo non meritava tutto questo, amava la vita come aveva detto nell’ultima intervista che rilascio’ alla stampa pochi giorni prima che qualcuno gliela togliesse’’.

 

Il legale dei Bergamini: "Un miracolo"

"Che miracolo e’ stato! L’unica cosa che voglio dire e’ che un caso archiviato come suicidio nel lontano 1992 dopo vent’anni e’ stato riaperto, dopo un lavoro che abbiamo fatto con la famiglia Bergamini di un anno e mezzo, con l’ipotesi di omicidio volontario". E' questo il commento di Eugenio Gallerani, legale della famiglia Bergamini, sulla nuova inchiesta. Inchiesta voluta da Gallerani e famiglia Bergamini: "Abbiamo portato alla procura di Castrovillari nuovi elementi d’indagine che mettevano in luce che quelle precedenti erano farraginose e malfatte: la procura ha ritenuto valide le nostre indicazioni ed e’ un riconoscimento del lavoro svolto". "L’inchiesta e’ a carico di ignoti - ricorda Gallerani sul fatto che si deve individuare chi avrebbe ucciso Denis - lo e’ ancora per omicidio volontario, ma dopo due anni di indagini con una prima indagata (l’ex fidanzata Isabella Interno’, ndr) abbiamo visto un ribaltamento della storia giudiziaria. Soddisfazione? Di soddisfazione non si puo’ parlare per la morte di un ragazzo di 27 anni cui e’ stata strappata la vita nel momento piu’ bello e importante".

 

Il ritratto di Isabella Internò sul sito del Cosenza calcio

Isabella Internò, 43 anni, è l’unica testimone oculare della sera del 18 novembre 1989, giorno in cui è deceduto Denis Bergamini. In tutti questi anni, non ha mai cambiato versione su quanto è accaduto, portando avanti la tesi del suicidio dell’ex giocatore del Cosenza. Il sito ufficiale del Cosenza Calcio ha ricostruito la vicenda e il rapporto tra i due, dipingendo un ritratto di Isabella Internò. Isabella e Donato si sono conosciuti nel 1985, pochi mesi dopo l’arrivo a Cosenza di Denis. Sono stati insieme tre anni e il calciatore andava anche a casa della ragazza, a Rende. Erano molto giovani entrambi. Lei, all’inizio, non aveva neanche 18 anni (precisamente 16), lui non ne aveva ancora compiuti 23. La loro storia d’amore è stata tormentata e tumultuosa, per come ammette la stessa Isabella. Che si autodefinisce “fidanzata quasi ufficiale” di Bergamini dal 1985 fino al mese di novembre del 1988. “Vi era tra di noi - racconterà ai sostituto procuratore Abbate - un sincero rapporto affettuoso, che però era spesso turbato da litigi dovuti alla differenza di carattere esistente tra di noi. Ci lasciavamo e ci riprendevamo, anche perché io non potevo, malgrado le difficoltà, fare a meno di lui…”.