Ferrara, 29 marzo 2014 - Hanno staccato il carrello anteriore, tranciato tutti i cavi e sganciato il motore dalla ‘pancia’ dell’aereo. Un’operazione chirurgica, ripetuta per ben cinque volte. Ci sono mani esperte dietro al colpo avvenuto nella notte tra ieri e giovedì negli hangar dell’aeroporto di Aguscello. E’ una delle poche certezze che hanno i carabinieri, che stanno indagando sulla razzìa di motori per ultraleggeri.

L’ipotesi investigativa più accreditata, è che si sia trattato di un furto di commissione, finalizzato ad immettere i costosi motori su qualche mercato parallelo, in chissà quale angolo del mondo. I fatti. I malviventi sono entrati in azione a notte inoltrata. Le caratteristiche del luogo hanno giocato sin da subito a loro favore, dal momento che il piccolo aeroporto di via Prato delle Donne si trovano in aperta campagna, lontani da tutto e da tutti. Dopo aver forzato una sbarra, l’unico ostacolo sulla strada per il campo volo, hanno raggiunto gli hangar. La lamiera di cui sono fatti i ricoveri per aerei non ha creato alcun problema ai malviventi, che sono riusciti ad aprirne diversi, piegando il metallo senza alcuna difficoltà.

Una volta dentro si sono messi al lavoro, con la massima calma. Hanno staccato ad uno ad uno i motori da cinque velivoli — tutti di proprietà di privati amatori (ogni pezzo pesava circa 45 chili) — e li hanno probabilmente caricati su un camioncino. A lavoro finito si sono allontanati senza lasciare alcuna traccia. Ad accorgersi della visita è stato, la mattina dopo, un appassionato che ha trovato gli hangar aperti e gli aerei sventrati. Al campo volo sono arrivati i carabinieri del Radiomobile che hanno avviato le indagini. Secondo le prime stime i cinque motori dovrebbero avere un valore di circa 50mila euro: un colpo decisamente grosso e praticamente senza precedenti, almeno dalle nostre parti. Il furto ha lasciato sconcertato anche Giancarlo Bergami, presidente onorario dell’Aeroclub Ferrara. «Non ho memoria di episodi di questo tipo — ha commentato —. Vista la posizione degli hangar hanno sicuramente potuto agire con calma e indisturbati. Per i proprietari di quei velivoli è veramente una brutto colpo».

Federico Malavasi