Cento (Ferrara), 6 aprile 2014 - SI SONO letteralmente mangiati la loro refurtiva, almeno quattro ladri che, nella notte tra venerdì e sabato, si sono introdotti nella sede del Golf club di Cento in via dei Tigli. Ciò che è avvenuto ha fatto pensare più a una goliardata che ad un vero furto, ma tant’è che quattro o cinque persone hanno forzato una finestra e sono entrate nella struttura vicina ai campi da gioco. Una volta dentro si sono dirette verso i frigoriferi, hanno raccolto tutto ciò che hanno trovato: un arrosto, patate, vini, birre e pane. L’indispensabile per una cena completa. Si sono, poi, diretti verso la cucina, hanno messo l’arrosto nel forno e hanno atteso che fosse cotto a puntino assieme alle patate.

E NON contenti, con il cibo caldo, non mancava che allestire la tavola. Hanno preso un tavolino, alcune sedie e l’hanno collocato tra due alberi, a una ventina di metri dalla struttura, per dare vita ad un vero e proprio pic-nic all’aperto. Dopo aver ben mangiato e ben venuto, si sono allontanati indisturbati, con il favore delle tenebre, lasciando come unica traccia i piatti e i bicchieri sporchi e qualche fetta di pane avanzato dalla cena. Ad accorgersi dell’indesiderata visita, è stato l’ex presidente del Golf club Giuliano Monari, che nelle prime ore del mattino di ieri si stava recando alla sede per concedersi un caffè «e mi sono accorto subito di quanto era avvenuto. Ho notato che alcune cose erano state spostate e che c’era una finestra lasciata aperta. A parte essersi serviti una buona cena, non hanno portato via altro. E devo dire che, a parte il tavolino e i piatti, hanno lasciato anche un certo ordine». scherza. Subito, Monari ha contattato il presidente del Golf club Paolo Montanari, che ha presentato denuncia ai carabinieri di Cento, che sono intervenuti per effettuare i rilievi del caso su un insolito furto.

«NON è la prima volta che i ladri vengono a farci visita — confida Monari — il club si trova in un’area di aperta campagna, isolato, ed è facile che qualcuno si avventuri lì in cerca di qualcosa. Chiaro che ciò che è successo fa più pensare ad una goliardata, un gioco di alcuni ragazzi che hanno voluto divertirsi. E, fortunatamente, in questa cena fuori programma non hanno prestato attenzione alle uova di Pasqua dell’Ail che compriamo per beneficenza. Mi sarebbe dispiaciuto sopra ogni altra cosa non trovarle».

Valerio Franzoni