I redditi dei politici: Bova ‘paperone’

Comune, la new entry del Consiglio supera il sindaco. Fanalini di coda i 5 Stelle

Soldi (Ansa)

Soldi (Ansa)

Ferrara, 31 ottobre 2014 - SFIDA tra avvocati per il ruolo di ‘Paperone’ del Consiglio comunale; ma è il civico Alberto Bova, new entry della legislatura con ‘Ferrara Concreta’, a guardare tutti dall’alto. Ad iniziare dal sindaco Tiziano Tagliani — anche lui avvocato —, che resta comunque sul podio, guadagnando una posizione rispetto alla graduatoria precedente. Ben 272.232 mila euro di imponibile 2013 per Bova, che stacca Tagliani di quasi 90 mila euro. Una curiosità, rispetto all’anno passato — quando aveva dichiarato un calo di introiti di oltre 44mila euro, forse per effetto della liquidazione dello studio associato originario —, Tagliani registra un seppur lieve aumento, passando da 185.021 a 186.647 euro.

Al terzo posto, e nel sempre più ristretto ‘Club dei 100mila’ (intesi come euro), Francesco Rendine di Giustizia, Onore e Libertà. Anche per l’ingegnere, da anni stabilmente nella top ten, aumenta il reddito di quasi 7mila euro in un anno. Al quarto posto, la prima esponente di Forza Italia, Paola Peruffo, titolare di una farmacia, seguita da Pietro Turri del Pd, ex presidente di Circoscrizione ma soprattutto dirigente di una coop agricola. LA SOGLIA di reddito per entrare nella top ten si è comunque abbassata; non solo per la riduzione del numero di consiglieri comunali (da 40 a 32 a partire da questa legislatura), ma anche per il calo dei professionisti seduti sui banchi. Avvocati, medici, ingegneri che un tempo sedevano sui banchi hanno lasciato il posto ad impiegati, funzionari e piccoli imprenditori. Ecco allora svettare, al sesto posto, Mauro Malaguti di Fratelli d’Italia che deve l’escalation soprattutto alle ricche indennità da consigliere regionale; subito dietro di lui, settima è Ilaria Morghen del Movimento 5Stelle, medico rianimatore a Cona. Nell’ideale classifica a squadre dei ‘grillini’, da sola (73.846 euro) dichiara il triplo degli altri consiglieri messi assieme. Ben tre di loro, fra l’altro, si piazzano fra i cosiddetti ‘poveri’ del Consiglio: quint’ultimo è Alessandro Bazzocchi, odontoiatra, con un reddito complessivo di 7763, mentre in ‘maglia nera’ sono appaiati, a 0 euro, Silvia Mantovani e Federico Balboni. La prima, disoccupata, è «esentata dalla dichiarazione dei redditi». Il secondo, studente, dichiara «di non aver percepito alcun reddito nel 2013». Rovesciando il proverbio, dalle stalle alle... cinque stelle. TORNANDO ai piani alti della graduatoria, ottava è l’ex assessore Deanna Marescotti, che sfiora i 70mila euro; seguono il vicesindaco Massimo Maisto, e l’ex assessore alle Finanze Luigi Marattin (da poche settimane componente dello staff economico del premier Renzi), entrambi nella fascia 55-60mila euro. In coda invece, assieme ai già citati ‘grillini’, ci sono Elisabetta Soriani del Pd ed il capogruppo di Sel Leonardo Fiorentini. Spulciando la graduatoria, il capogruppo di Forza Italia Vittorio Anselmi (architetto) dichiara 33.409 euro, nel gruppo del Pd svettano invece Tommaso Cristofori (51mila euro) e Ilaria Baraldi (40.854), che dichiara fra l’altro numerose proprietà immobiliari e compartecipazioni societarie, tra cui quella del camping Tre Moschettieri. La Baraldi infine, assieme agli assessori Modonesi e Sapigni (reddito per entrambi 47.227 euro), è tra gli unici a inserire nel «Bollettino» del Comune anche le dichiarazioni del coniuge.