Nuova rissa tra stranieri in Gad: "Ma ormai qui è la regola"

L’altra notte in corso Piave. L’amarezza dei residenti

Controlli della polizia

Controlli della polizia

Ferrara, 17 settembre 2014 - Le parole non bastano più. Le grida e gli allarmi neppure. «Ormai dire che siamo esasperati è riduttivo», esclama un residente. Lo scenario è ancora una volta il quartiere Gad, l’altra sera luogo dell’ennesima rissa esplosa tra stranieri sotto gli occhi di passanti e residenti. Come Paolo Baiamonte, segretario provinciale della Cisl ed ex portavoce del Comitato zona Gad. «Ero in casa — spiega — quando attorno alle 23 ho sentito grida fortissime provenire dai portici di corso Piave. Mi sono affacciato e ho visto due ragazzi di nazionalità straniera che fuggivano mentre un terzo, dolorante, è rimasto a terra. Gridava per il dolore, le sue urla erano impressionanti».

All’arrivo delle volanti e dell’ambulanza, ovviamente, dei presunti aggressori nemmeno l’ombra. «Quel ragazzo — ricorda Baiamonte — è stato portato via dai sanitari, non so cosa avesse, ma di sicuro stava molto male». Il segretario della Cisl poi aggiunge, pieno di rabbia: «Siamo nella normale amministrazione — chiosa —, le risse, lo spaccio, le grida sono all’ordine del giorno nel nostro quartiere. Poco prima di questi fatti, un giovane stava facendo pipì accanto ai portici come se nulla fosse. La gente ha paura, non ne può più. E grandi passaggi sotto i portici delle forze dell’ordine non li vedo. Servirebbe la polizia o i carabinieri di quartiere, sarebbe un bel deterrente».

In meno di un mese, quello dell’altra sera è il quarto episodio grave registrato nel quartiere. Il primo, in ordine di tempo, è avvenuto il 20 agosto in piazzale Castellina: il presidente dell’Associazione Residenti Gad, Giuliano Zanotti, ha rischiato di essere accoltellato da uno straniero che, con altri connazionali, bivaccava in pieno giorno davanti alla porta di casa. La notte dell’8 settembre, davanti alla stazione, due tossici italiani, conosciuti dalle forze dell’ordine, finiscono alle mani, uno dei due finirà poi accoltellato. Non è finita. Cinque giorni più tardi, in via Oroboni, altra rissa tra stranieri: ad avere la peggio è un ragazzo di colore, accoltellato. Infine l’altra sera, in corso Piave.

«E stanotte siamo pronti ad assistere agli stessi tristi scenari», sussurra con amarezza un residente.