Si sono rubati anche i fari della Spal

Furto allo stadio Mazza, spariti quelli vecchi conservati in un magazzino per i Dilettanti

Il vecchio impianto al centro del mistero (foto Businesspress)

Il vecchio impianto al centro del mistero (foto Businesspress)

Ferrara, 2a aprile  2015 - ERANO le 21.18 di domenica 29 giugno 2014 quando, al Paolo Mazza, veniva acceso ufficialmente il nuovo impianto d’illuminazione. Una notizia che fece subito il giro d’Italia perché la casa della Spal diventava il primo stadio, a livello nazionale, dotato di un sistema d’illuminazione a led. Circa dieci mesi dopo, però, il ricambio dell’intero impianto si è tinto di giallo.

I nuovi fari sono ancora lì, ad illuminare le serate calcistiche della formazione biancoazzurra, mentre quelli vecchi, destinati alle società dilettantistiche, sono spariti. Rubati dal magazzino dove erano custoditi. L’intervento di ammodernamento costò alla Spal (con l’impegno di rimborso in cinque anni da parte del Comune) circa 400mila euro: vennero, di fatto, sostituiti 68 fari (16 su due torri, 17 sulle altre due e due sulla copertura della tribuna), ognuno con 8 lampade, per un totale di 40mila led.

L’operazione fu un successo, anche grazie alla collaborazione con la AAA Lux, ditta olandese che consegnò il materiale con addirittura due settimane di anticipo. Cambiati i fari, dunque, il Comune di Ferrara decise di destinare i vecchi apparecchi, ancora perfettamente funzionanti, alle società calcistiche della provincia che ne avessero fatto richiesta. Per ricevere l’attrezzatura, ogni squadra avrebbe dovuto consegnare una relazione tecnica (pagata di tasca propria) in cui si evinceva che l’impianto d’illuminazione del proprio campo era a norma per ospitare i nuovi fari. Appurata l’omogeneità, la società stessa avrebbe, poi, dovuto indicare la quantità di fari che desiderava ricevere. E così, all’appello si presentarono diverse realtà del mondo calcistico ferrarese. Ma, come detto, tutto è stato rubato.

«CIRCA un mese e mezzo fa sono entrati nel magazzino in cui erano conservati i vecchi fari del Paolo Mazza e si sono portati via i reattori, così abbiamo sporto denuncia alle forze dell’ordine» sono le uniche parole pronunciate dall’assessore allo Sport Simone Merli. Più di una cinquantina di unità sottratte con maestria, dato che la parte del reattore è quella più costosa (il valore del singolo pezzo può arrivare a costare circa 300 euro) ed anche fondamentale per il funzionamento dell’intero faro. Ladri, dunque, che non solo sapevano del deposito, ma che avevano anche ben chiaro quali parti fossero più redditizie. Per le società calcistiche, invece, oltre al danno la beffa: niente fari nuovi e niente rimborso della relazione tecnica, profumatamente pagata ma risultata, purtroppo, inutile.