Ferrara, 1 ottobre 2010 - UN APPELLO al Ministro della Salute Ferruccio Fazio affinché la sperimentazione del metodo Zamboni per la cura della sclerosi multipla proceda e non tardi ulteriormente, lasciando in lista di attesa tanti malati che da un mese all’altro potrebbero ritrovarsi su una sedia a rotelle.

Lo firmano «Le Iene», la popolare trasmissione di Italia 1 che con l’inviato Giulio Golia hanno mandato in onda nella puntata di lunedì un servizio sul professor Paolo Zamboni, chirurgo ferrarese che dal 2004 è direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara.

Il nome di Zamboni è salito alla ribalta nazionale per la scoperta di una nuova patologia venosa chiamata CCSVI. Nei suoi studi Zamboni ha individuato una possibile correlazione tra questa patologia e la sclerosi multipla.
Il fatto ha suscitato notevoli controversie, non a caso per la sperimentazione del «metodo Zamboni» si attendono le prime decisioni della regione Emilia-Romagna, mentre 15 centri ospedalieri in diverse regioni sono interessati a sperimentare la sua tecnica.

Ma torniamo al servizio delle Iene, che è partito dall’intervista a due persone, affette da sclerosi multipla, che si sono sottoposte alle cure del chirurgo ferrarese: «due dei sessantacinque malati curati dal professore», dice Golia nel servizio.
 

Leggi l'articolo di Mauro Paterlini sul Carlino di Ferrara