Ferrara, 10 novembre 2010 - Non tutti i Comuni italiani garantiscono l’opzione vegetariana nelle mense scolastiche, e quelli che la prevedono non la rendono nota, se non in rari casi. E’ quanto emerso da una ricerca promossa dalla Lav - Lega Antivivisezione, insieme ad una raccolta di firme, ‘’per assicurare che i circa 6 milioni di vegetariani italiani godano di un trattamento equivalente a quello di tutti gli altri cittadini quando si siedono a tavola alla mensa scolastica o aziendale’’.

A Ferrara una delle situazioni limite, in cui si chiede ai genitori di un bimbo vegetariano di sottoscrivere una assunzione di responsabilità nel caso di problemi di salute causati dai pasti vegetariani, in altre province c'è solamente il pieno rispetto delle modalità per fare richiesta del menu vegetariano, in linea con quanto previsto nelle ‘Linee di indirizzo nazionale sulla ristorazione scolastica’, emanate dal ministero della Salute lo scorso maggio, che prevedono la semplice richiesta da parte dei genitori senza necessità di alcuna certificazione medica.