Salvini: "La Gad può diventare esplosiva"

Il leghista Salvini sul quartiere dello spaccio

Matteo Salvini a Ferrara (foto Businesspress)

Matteo Salvini a Ferrara (foto Businesspress)

Ferrara, 16 novembre 2014 - Il momento magico di un leader lo si percepisce dai selfie. Matteo Salvini ieri pomeriggio è stato accolto a Ferrara da un centinaio di militanti, in prevalenza giovani, tutti con il cellulare in mano. Salvini, scusi, le hanno parlato del grattacielo di Ferrara, da giardino della città ad alto forno di tensioni sociali? «Sì, caso simile a quello di Piacenza e di altre città. Situazioni che, se non prese per tempo, rischiano di generare quello che sta esplodendo a Roma in questi giorni». Il Comune ha pensato di ‘sanare’ la situazione con un centro di mediazione... «Forse hanno in mente un modello ‘Ignazio Marino’, con situazioni che rischiano di esplodere da un momento all’altro». Ci sono appartamenti occupati, giardini ‘sequestrati’ alla pubblica tranquillità. Persone barricate in casa. Che fare? «Primo, il metodo: precedenza agli emiliani. All’interno vi sono case popolari e vorrei sapere chi ci vive e come è stato scelto». Punto due? «Per chi occupa illegalmente le case l’unica soluzione è lo sgombero». Chi riporta la tranquillità alle famiglie? «Ci si deve attrezzare. I residenti possono e devono dare una mano. La vigilanza privata può essere in alcuni casi una soluzione». L’Emilia ha ancora negli occhi la tragedia del terremoto. «Non solo. Su 13 miliardi di euro che dovevano arrivare sono arrivati solo 700 milioni. Basta!». Salvini, la roccaforte Ferrara può essere assediata? «L’egemonia...? So che ho parlato con alcuni imprenditori agricoli. Per produrre un chilo di pere spendono 40 centesimi. Sapete a quanto le vendono? A 30 centesimi il chilo, quando va bene». Una soluzione? «Un tavolo per ragionare sulla questione prezzi. Decidere, subito, come intervenire per mitigare le sanzioni russe. L’agricoltura emiliana è quella tra le più colpite». Basta? «Aggiungo: come in Lombardia, una moratoria su iper e centri commerciali. Parte del centrodestra la vede come astro nascente, altra come pericoloso outsider. In Emilia, intanto, Alan Fabbri guida un laboratorio politico nuovo per la destra... «Possono fare tutte le chiacchiere che vogliono, ma il risultato emiliano dirà tante cose sul futuro del centrodestra a livello nazionale».