Tasse locali, in piazza la ‘carica dei 101’: «Tagliani ci spreme come limoni»

Opposizione in corteo fra cori, striscioni ironici e accuse agli assessori

La manifestazione dell’opposizione contro le tasse locali (foto Businesspress)

La manifestazione dell’opposizione contro le tasse locali (foto Businesspress)

Ferrara, 23 maggio 2015 - A TRATTI, sono stati un po’ di meno ed un po’ di più, ma la mobilitazione dell’opposizione contro le tasse locali passerà – per la stima dei partecipanti dichiarata al megafono da uno dei promotori, Francesco Rendine di ‘Gol’ – come la... carica dei 101. Ed in omaggio ai film della Disney spunta anche un personaggio, Pinocchio, camuffato da Tiziano Tagliani ed effigiato sulle magliette esibite dai 5Stelle; Forza Italia e Fratelli d’Italia invece adottano la mucca, come simbolo «dei cittadini munti oltre l’inverosimile». Non manca neppure un omaggio a Charlie Hebdo: «Je suis tassè», si legge sul cartello di un uomo-sandwich.

Opposizione unita anche se, forse a causa della pioggia, non nutrita: sicuramente però rumorosa e fantasiosa negli slogan. Si va da «Tagliani ‘pinocchio’, ci costi più di un occhio» a «giunta sciocca, la casa non si tocca» creato all’istante dal capogruppo di Forza Italia Vittorio Anselmi. I leghisti gridano in coro un motto del Carroccio («Ruspa, ruspa»), mentre i ‘gollisti’ di Rendine vanno giù pesanti con gli epiteti verso il sindaco e gli assessori Vaccari e Sapigni.

Maglietta gialla invece per il Movimento 5Stelle, la cui schiera è infoltita anche dal deputato Vittorio Ferraresi: oltre a mostrare, come altro simbolo della protesta, un limone «che rappresenta il ferrarese medio spremuto dalle tasse», alla fine distribuiscono ai presenti la sorpresa finale. Una risoluzione, che sarà protocollata lunedì in Consiglio, in cui si chiede «che il deficit di risorse paventato dall’amministrazione, e che richiede l’aumento delle tasse – dichiara la capogruppo Ilaria Morghen –, venga compensato da una tassazione caricata esclusivamente sugli iscritti al Partito Democratico». Più che una risoluzione, afferma il capogruppo del Pd Luigi Vitellio – che sotto lo Scalone ha assistito alla partenza del corteo –, «una provocazione che nasconde ancora una volta l’assenza totale di proposte».

Si annuncia perciò un clima teso, in vista della ‘due giorni’ di Consiglio comunale chiamato a discutere l’aumento delle tasse. Un’operazione che per i manifestanti «nasconde la mancanza di volontà di incidere sui veri sprechi – denunciano Paolo Spath di Fratelli d’Italia e Matteo Fornasini di Forza Italia, passandosi il megafono –: le municipalizzate che restano ancora un ‘poltronificio’ e le cooperative, Camelot in testa, cui vanno finanziamenti senza controllo». Sono questi i temi su cui il centinaio e poco più di partecipanti si anima e si scalda; da piazza Municipale, la manifestazione ha percorso via Garibaldi, piazza della Repubblica, largo Castello, un tratto di corso Martiri della Libertà prima di riparare in Galleria Matteotti, per scampare l’inclemenza del maltempo. «Piove, governo (locale) ladro!», grida il capogruppo della Lega Nord Giovanni Cavicchi, agitando anche lui il cartello con la scritta «Tagliani Pinocchio».