Forze dell’ordine in sciopero: “C’è rimasta soltanto la bandiera“

Tre ore di astensione per polizia, vigili del fuoco, penitenziaria e forestale per la carenza di risorse

Forze dell’ordine, i sindacati davanti alla questura (Businesspress)

Forze dell’ordine, i sindacati davanti alla questura (Businesspress)

Ferrara, 23 settembre 2014 - “Ci è rimasta solo la bandiera”. Una battuta, quella del segretario nazionale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) Stefano Paoloni, che rende perfettamente l’idea di quanto sia drammatica la situazione all’interno delle forze dell’ordine, soggette da tempo ad una mancanza di risorse che rischia di pregiudicarne l’operato. “Oggi l’80% del corpo della polizia ha scioperato - ha continuato Paoloni - ma è come se avesse aderito il 100% perché abbiamo dovuto garantire alcuni servizi basilari”. Sono due i temi al centro della protesta: da un lato i sindacati chiedono uno sblocco del tetto retributivo dato che, al momento, gli agenti che avanzano in grado non ricevono alcun aumento di stipendio, mentre dall’altro viene sottolineata la necessità di una riorganizzazione dell’intero sistema delle forze dell’ordine.

L’Italia è l’unico paese ad avere 7 forze di polizia - ha concluso Paoloni - ed è uno spreco di soldi. Ce ne sono talmente pochi che alcuni colleghi si devono pagare le divise di tasca propria”. Parole al veleno anche quelle di Roberto Tronca del Sappe (Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria) che denuncia una situazione, se possibile, ancor peggiore: “Mancano i fondi per noi agenti, ma non quelli per i detenuti. Ogni criminale costa 8 euro al giorno, mentre noi siamo costretti a pagare di tasca nostra qualsiasi cosa, persino la benzina delle volanti”.

Anche per quanto riguarda la polizia penitenziaria, come per quella forestale, lo sciopero odierno ha sfiorato l’80%, considerato il fatto che alcuni agenti hanno dovuto garantire il servizio obbligatoriamente. Durante le tre ore di sciopero, gli agenti si sono recati all’Avis per donare il sangue, simboleggiando il fatto che, nonostante gli stiano togliendo qualunque cosa, loro non rinunciano ad aiutare il cittadino. Ma la protesta non si ferma qui: domenica, infatti, dalle 9.30 alle 19 tutti i corpi di polizia saranno in Piazza Trento e Trieste per far sapere, più nel dettaglio, a tutti i cittadini la situazione di precarietà nella quale operano.