Addio Norberto, anima infaticabile di ‘Settimo’

Il ristoratore si è spento a 69 anni. Cordoglio del sindaco Tagliani: «Ci mancherà»

RISTORATORE Norberto Squarzoni (secondo da destra) con alcuni clienti stranieri al bancone di «Settimo»

RISTORATORE Norberto Squarzoni (secondo da destra) con alcuni clienti stranieri al bancone di «Settimo»

Ferrara, 24 aprile 2015 – ‘I vièn tuti chì da mì...’. La battuta, resa popolare dallo spettacolo satirico Lodovico, era un po’ il motto di Norberto Squarzoni, per tutti e solo Norberto. Storico gestore di ‘Settimo’ di piazza Cortevecchia, il ristoratore si è spento ieri all’età di 69 anni. Era malato da tempo, e la sua scomparsa ha suscitato un immediato cordoglio in città. «Ciao Norberto, ci mancherai», il saluto del sindaco Tiziano Tagliani che ha espresso il cordoglio alla famiglia «a nome della giunta, dell’amministrazione comunale, della comunità cittadina tutta, cui viene a mancare un ristoratore illuminato, ma soprattutto un uomo di grande nobiltà d’animo. Norberto lascia in tutti quelli che lo hanno conosciuto il ricordo di una persona perbene, dai tratti forti e cordiali, che egli erano propri tanto nel lavoro che nella vita privata», conclude il sindaco. Da oltre quarant’anni in attività nel bar-ristorante, Norberto lo aveva reso un ritrovo fisso per i politici (l’ex sindaco Roberto Soffritti ricorda le cene post Consiglio che si protraevano sino alle 3 del mattino), per musicisti ed artisti – sulle pareti del locale tante foto ritraggono personaggi famosi, come Guccini, De Andrè, Eduardo De Filippo –, ma anche per generazioni di giovani e studenti. Apparentemente introverso, talvolta fintamente burbero, Norberto assieme alla sorella Loretta aveva ereditato l’attività e la tenacia dal padre Settimo, che aveva dato il nome e l’impronta al locale. Cucina senza fronzoli, ma con la ‘cotoletta’ che ha sempre rappresentato un must anche per i palati più fini, ma un gusto istintivo per la convivialità e soprattutto la capacità di garantire l’ospitalità sino alle ore più tarde. Finché le forze gliel’hanno consentito, Norberto era in sala, tra il bar ed il ristorante uniti da una porticina. Pronto al sorriso e ad apparecchiare un tavolo. Tanto, diceva la sua caricatura del Lodovico, ‘i vièn tuti chì da mì’. I funerali si terranno lunedì alle 16 nella chiesa dell’Addolorata