Guarda foto e video della visita di Berlusconi a casa Sgarbi

L’ex premier a Ro per festeggiare i 95 anni di Nino, papà di Vittorio ed Elisabetta FOTO L'arrivo dell'ex premier VIDEO - La festa con la torta VIDEO

Silvio Berlusconi sale su una sedia per essere più alto del sindaco di Ro Antonio Giannini. A destra Vittorio Sgarbi

Silvio Berlusconi sale su una sedia per essere più alto del sindaco di Ro Antonio Giannini. A destra Vittorio Sgarbi

Ro (Ferrara), 16 gennaio 2015 - «Albo signanda lapillo». Dopo aver sfidato Silvio Berlusconi a suon di versi di Dante, Nino Sgarbi, papà di Vittorio e Elisabetta, ricorre al latino per definire la giornata che sta vivendo, appunto di quelle da segnare all’usanza dei romani con un sassolino bianco. E fa bene a buttarla sulla cultura, visto che l’ex premier è accorso a Ro (FOTO) per festeggiare i 95 anni dello storico farmacista del paese perché conquistato dalla sua ultima fatica letteraria: la seconda dopo il romanzo d’esordio uscito in libreria quando le candeline spente erano già state 93.

«Ci siamo sentiti per gli auguri di Natale – racconta il critico d’arte – e Silvio si è mostrato entusiasta della pubblicazione di papà, promettendogli di venirlo a festeggiare per i 100 anni. A quel punto l’ho invitato a fare uno sconto del 5 per cento e pochi giorni fa ho saputo che sarebbe arrivato». E come si conviene per un compleanno, Berlusconi non si è certo presentato a mani vuote, consegnando personalmente al festeggiato sei cravatte, un bonsai («simbolo della longevità») e una bottiglia di grappa «specialissima».

Ma soprattutto regalando a Nino, ai figli e al ristretto gruppo di invitati (una trentina seduti in tre tavolate, più o meno altrettanti sparpagliati per la splendida casa-museo) tutta la sua disponibilità a trascorrere una giornata tra amici, anzi in famiglia (VIDEO). Mai, ma proprio mai, nelle circa cinque ore che è rimasto a casa Sgarbi il fondatore di Forza Italia ha buttato l’occhio all’orologio. Si è concesso alle foto di rito accontentando chi in altre occasioni non era neanche riuscito ad avvicinarlo.

Tra questi, per loro stessa ammissione, Edoardo Casali, il cardiologo del Policlinico di Modena che ha curato Sgarbi durante il recente ricovero, e la presidente di Federorafi di Confindustria di Arezzo, Giordana Giordini. «Non metterò la giacca» aveva promesso Berlusconi al telefono a Sauro Moretti, l’assistente personale di Vittorio Sgarbi che ha messo a punto tutti i dettagli della visita. E così è stato, facendo subito capire il tono informale della sua presenza lì.

Ci sono così state le immancabili barzellette e diverse battute («non mi faccio mettere sotto da nessuno» ha affermato salendo sulla sedia per essere più alto del sindaco di Ro Antonio Giannini), ma anche momenti struggenti coi ricordi della madre nei quali hanno specchiato le loro emozioni i fratelli Sgarbi al pensiero della loro, scomparsa all’inizio del novembre scorso. Nessun accenno al Milan e tanti invece alla politica, compreso l’annuncio della decisione presa: «Scenderò in campo per non far vincere i 5Stelle». Ma, presenti monsignor Giuseppe Sciacca, vescovo titolare di Fondi, e l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Luigi Negri, il discorso è scivolato più di una volta su Papa Francesco («un grande uomo») e alle differenze tra cristiani e musulmani. Dopo tortellini in brodo di pavone, guancialino di maiale e polpette su un letto di polenta – il tutto curato da Romano Tamani, il pluristellato chef dell’Ambasciata di Quistello da cui è arrivato anche il lambrusco («veramente eccezionale») –, al taglio della torta (VIDEO) ha preso parte in collegamento telefonico Enrico Mentana, nato come Nino il 15 gennaio.

Per lui, però, niente quadri di Guercino, Ignazio Stern e tanti altri appesi alle pareti, testimoni di un compleanno, ha ragione papà Sgarbi, da segnare davvero col sassolino bianco.