Chievo-Spal 2-1. I biancazzurri sprecano e si fanno superare / FOTO

Il gol di Cesar non basta, i ragazzi di Semplici splendono sotto la pioggia ma poi si arenano

Festeggiamenti dopo il gol di Cesar

Festeggiamenti dopo il gol di Cesar

Verona, 25 novembre 2017 - La Spal a tratti più bella della stagione esce da Verona, sponda Chievo, con zero punti e tanti rimpianti. I clivensi sotto di un gol la raddrizzano nel secondo tempo e finisce 2-1. Peccato perché la Spal aveva avuto diverse occasioni per chiuderla prima della beffa che, ora, complica e non poco il cammino.

Attacco leggero con Paloschi e Bonazzoli. Difensori incollati a Inglese e Meggiorini. Schiattarella nel doppio ruolo di regista e gabbia di Birsa. La Spal del primo tempo vola sulle fasce – bene, benissimo Lazzari e Mattiello – e le due catene macinano gioco. Chiedere a Gobbi, che vorrebbe un velox per fermare, o almeno multare, un Lazzari in stato di grazia. Il laterale destro al 16’ semina il panico, pesta la linea di fondo e mette in mezzo: la palla non arriva a Paloschi ma a Cesar che infila il suo portiere (0-1).

La Spal gioca più della pioggia che cade, senza tregua, su un Bentegodi dove i tifosi spallini si fanno sentire come se fossero in casa. La Spal c’è, alla grande e il pallino del gioco è sempre più tra i piedi della banda Semplici. Al 35’ Sorrentino si deve superare per fermare il martellamento di tiri Spal. Ben tre, in pochi secondi: Bonazzoli, Rizzo e Grassi.

Il secondo tempo appare come il primo. Spal avanti, con il solito Lazzari che dopo due minuti innesca un Bonazzoli volenteroso ma dalle polveri bagnate. Il Chievo prende campo e con Pellissier inizia a rendersi pericolosa e concreta in zona calda. Al 20’ arriva il pari: Gomis è incerto e sulla palla si butta come un falco Inglese: 1-1. L’inerzia cambia e la Spal, da troppi minuti arrocata nella propria metacampo, cede ai padroni di casa che al, 36’, trovano il raddoppio vittoria ancora con Inglese, complice una difesa molle e incertta. La Spal porta a casa il nulla e venerdì sera va a Roma, sponda giallorossa.

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