Allestimento ‘fashion’ e alta moda, la grande sfida di ‘Spazio Pritelli’

Inaugurato ieri il negozio all’angolo tra Giovecca e Bersaglieri del Po FOTO

Un'immagine del nuovo Spazio Pritelli

Un'immagine del nuovo Spazio Pritelli

Ferrara, 28 marzo 2015 - E’ un negozio che si scopre prima di tutto con il tatto, passando la mano sul rivestimento in ‘pietra serena’ che ricopre l’esterno su corso Giovecca, con inserti in ottone adesso lucente come l’oro. «Spazio Pritelli» lancia la rivoluzione (FOTO) del centro storico, portando in quella che è la tradizionale ‘vasca’ dello shopping (l’ideale quadrilatero tra corso Giovecca, Bersaglieri del Po, piazza Trento e Trieste e corso Martiri della Libertà) uno spazio contraddistinto non solo dalle griffes di fascia alta, ma innanzitutto dalla ricerca architettonica e visiva degli spazi esterni ed interni. La progettazione è dello studio Storage di Milano, la direzione dei lavori è stata affidata invece al ferrarese Andrea Monini; un’opera risultata quasi titanica per la complessità di mettere a punto, nell’ex emporio Original Marines, tutte le necessarie autorizzazioni tecniche e della soprintendenza.

Quasi trecento metri quadrati su due piani, nella parte riservata all’abbigliamento maschile il negozio è contraddistinto da marmi neri screziati, e da un aspetto più ‘dark’, anche se ad illuminare gli spazi ci pensano le cinque vetrine che si affacciano sul corso. Il piano superiore, riservato alla donna, assomiglia invece ad un salotto parigino, con divanetti sui toni del rosa e del cipria, e da scaffali chiari anche in questo caso marcati dai profili di ottone: «Una scelta ‘visual’ molto particolare e marcata, che per Ferrara è assolutamente innovativa», dice Monini. All’inaugurazione, la famiglia Pritelli al gran completo; imprenditori di Cattolica che dagli anni ’70 hanno deciso di investire nel settore della moda e del ‘fashion’. Maurizio, oggi alla guida della società che ha rilevato due anni fa la catena ex Alibi-Big Boss, ha deciso di puntare forte su Ferrara: «Nella nostra idea di commercio, non si tratta di una città marginale – afferma –, né potenzialmente inferiore alle varie Bologna, Padova ed alla stessa Milano; dove anzi un negozio come questo si sarebbe persino confuso, mentre qui spicca per stile ed innovazione».

Una scommessa, anche in termini economici, «non solo sulla gamma dei capi d’abbigliamento – sorride Pritelli –, ma anche sulla risposta dei ferraresi e dell’indotto che una città di cultura e turismo può avere stimolando il rilancio del commercio». I marchi? Da Valentino a Dolce & Gabbana, da Givenchy a Prada, da Celine a Yves Saint Laurent, ma anche rivisitazioni di modelli storici di Adidas. All’inaugurazione hanno preso parte, ieri, anche il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore al Commercio Roberto Serra.