Nei centri abitati gli ‘speed check’ per controllare l’eccesso di velocità: ecco la mappa

Sono in corso di installazione le colonnine che alloggeranno i velox FOTO La mappa

Uno speed check (Foto Businesspress)

Uno speed check (Foto Businesspress)

Ferrara, 17 novembre 2015 - Quando te ne accorgi, è ormai troppo tardi. Per l’automobilista dal piede pesante, la tagliola è già scattata. Entreranno in funzione a breve, su tutto il territorio comunale, ben 22 ‘speed check’ (foto). Ovvero colonnine arancioni che fungono da armadio, e dentro le quali saranno collocati i velox della Polizia municipale.

Il significato letterale del termine inglese è «controllo della velocità», la traduzione popolare può essere invece duplice: prevenzione, secondo il Comune ed i vigili urbani, oppure... trappola per chi inevitabilmente incapperà nelle sanzioni per eccesso di velocità. Gli ‘speed check’ verranno infatti collocati nei centri abitati, lungo strade di alta percorrenza dove il limite è attualmente dei 50 km orari, ma per la cui conformazione gli autoveicoli spesso corrono a forte velocità. È il caso della via Comacchio, dove saranno collocate ben sei colonnine (fra Cocomaro di Cona, Cona e Quartesana); o di via Catena a Fondo Reno, un rettilineo che spesso viene utilizzato come una pista da dragster. Ed ancora, via Masi a San Bartolomeo, una specie di ‘highway’ lunga chilometri affiancata però da case, scuole, negozi; oppure via Pontegradella, e la stessa via Modena nella zona del sottopasso già teatro, pochi mesi fa, di un investimento mortale ai danni di un ciclista.

Per l’assessore alla Sicurezza Aldo Modonesi e la comandante della Polizia municipale Laura Trentini, non si tratta di ‘multometri’, ma innanzitutto di «deterrenti contro l’eccesso di velocità: lungo le strade in cui sono già installati gli ‘speed check’ – afferma Modonesi –, gli automobilisti tendono a rallentare non appena li vedono, perché com’è noto non sempre si riesce a capire se all’interno è collocato ed attivo il velox». La legge prevede comunque, come per la presenza delle pattuglie sulla strada, che gli agenti stazionino accanto all’apparecchiatura: in aggiunta, verranno collocati cartelli di segnalazione (fissi) in prossimità delle colonnine arancioni. «Anche questi elementi contribuiscono perciò a far rallentare i veicoli – prosegue Modonesi –; fino all’ultimo, infatti, non si avrà la certezza del controllo elettronico». Tra l’altro, gli ‘speed check’ acquistati dal Comune sono di ultima generazione, in grado di controllare il traffico in entrambi i sensi di marcia; i velox che saranno inseriti all’interno delle colonnine sono invece soltanto due, «verranno impiegate a rotazione fra gli ‘speed check’ installati su tutto il territorio, che comprende anche tratti di competenza della Provincia – conclude Modonesi –; non si tratta di un’ingerenza, ma dell’esigenza di contrastare l’eccesso di velocità che resta una delle cause, se non la causa principale, degli incidenti stradali che anche nell’ultimo fine settimana hanno registrato purtroppo una sanguinosa escalation». Concorda la comandante della Polizia municipale Laura Trentini: «Anche grazie agli investimenti fatti dal Comune, le strade ferraresi sono in buone condizioni, la responsabilità dei sinistri stradali va ricercata perciò innanzitutto nel comportamento di chi è alla guida».

Questo è senz’altro l’intervento di maggior impatto – anche mediatico – attuato dal Comune sul fronte della sicurezza stradale, anche se non l’unico e neppure il più costoso (tra acquisto e installazione la spesa è di 66mila euro, su un budget di 1 milione e 400mila euro tra fine 2015 e inizio 2016): spicca ad esempio l’adozione di nuovi guardrail ‘salvamotociclista’, richiesti fra l’altro con voto unanime dal Consiglio comunale. O interventi di completamento della rete ciclabile, e per la messa in sicurezza di vari attraversamenti pedonali, in particolare davanti alle scuole.