Carnevali storici, Cento nella top 10. In arrivo fondi da Roma

L'evento è al nono posto in Italia

Carnevale di Cento

Carnevale di Cento

Bologna, 18 febbraio 2017 – Il carnevale di Cento è ufficialmente nella top ten dei carnevali d’Italia, si potrebbe dire, per un coriandolo. A dirlo è il Ministero dei Beni Culturali, che finalmente ha tolto i veli sul bando per i carnevali storici al quale Cento aveva partecipato a dicembre del 2015, nutrendo molte speranze su una buona posizione in classifica e perché no, di salire su un gradino del podio. Nulla si è potuto contro Viareggio, Venezia e Sanremo, ai primi 3 posti della classifica nella quale Cento compare ad un buon nono posto.

Posizione rilevante per definire la quota del milione di euro a disposizione, che arriverà a ciascun carnevale. Quello del Ministero era un bando sul quale il Comune ed Ente Territorio avevano riposto molta fiducia e dopo un lungo periodo di silenzio che aveva fatto pensare a un blocco, si è ora arrivati ad avere una lista di 38 ammessi su 72. 

«Come indicato nel Decreto, l’entità del contributo da assegnare al singolo progetto è calcolata ripartendo lo stanziamento in proporzione ai punti conseguiti. L’entità del contributo non potrà eccedere il 50% della quota partecipativa finanziata dall’ente organizzatore e l’eventuale deficit risultante dal bilancio di progetto in fase di rendicontazione – spiegano dal Ministero –. Presto saranno resi noti gli importi del contribuito attribuito a ciascun carnevale. L’erogazione avverrà secondo le modalità indicate dal bando, attraverso apposite convenzioni e al seguito della presentazione della rendicontazione finale delle spese effettuate e della documentazione relativa alla positiva ultimazione del progetto».

«La concessione dei contributi ai Carnevali storici – ha detto il senatore Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama – è stato un primo risultato importante. Al ministro Franceschini chiediamo di aumentare i fondi a disposizione per queste manifestazioni che trainano turismo e tutelano antiche tradizioni, e di renderle stabili».