Ferrara, 1 aprile 2014 - Il crac della Spal 1907 il 31 marzo e ora un’inchiesta per bancarotta fraudolenta, per distrazione di 2 milioni di euro, nei confronti di Cesare Butelli. Nuovi guai per l’imprenditore di Lucca, ex proprietario della vecchia società biancazzurra, appena dichiarata fallita dal tribunale estense e la cui sentenza è finita sul tavolo del pubblico ministero Nicola Proto.

«Non conosco con esattezza gli atti e al momento non posso esprimermi — precisa subito l’avvocato Paolo Cattani, difensore di Butelli, già indagato dal 2012 per appropriazione indebita nell’operazione fotovoltaico — Questa nuova individuazione del reato, da appropriazione a bancarotta, se confermata, è un atto dovuto, automatico dopo la dichiarazione di fallimento della società Spal 1907. Ma ad oggi Butelli non ha ricevuto nulla». Quei soldi, i primi 2 milioni di proventi del mega parco di Casaglia, secondo Finanza e Procura, che avevano formalizzato i primi atti nel 2012 contro l’ex patron, sarebbero stati fatti uscire dalla 1907 a proprio favore. Nella relazione del curatore fallimentare, Paolo Montanari, la sottrazione di quel denaro dai bilanci è certificata.

«Butelli — spiegò lo stesso Montanari al Carlino nell’intervista dell’1 aprile — lo ha ammesso personalmente davanti al giudice. Debbo dire che in tribunale si è comportato onestamente e non ha negato le proprie responsabilità». Della distrazione di capitali, potrebbero rispondere altre persone. Ma nè di questo e nemmeno dell’inchiesta, ieri è arrivata conferma da via Mentessi. Certo è che, come confermavano fonti del tribunale, la sentenza di fallimento è stata trasmessa immediatamente alla procura, come avviene in automatico e per prassi in questi casi. «Apprezzo il giudice Giusberti e il curatore Montanari e il loro operato — riprende Cattani — , ma quel tipo di sentenza è contestabile. E proprio per questo stiamo elaborando un reclamo contro il provvedimento. I 2 milioni sottratti da Butelli? In mia presenza, durante le udienze, non l’ha mai affermato».

Per quanto riguarda il fallimento, cosa accadrà ora? Da un lato verrà fatto lo screening di tutte le passività, dall’altro si cercherà di recuperare le poste attive - in questo caso soprattutto esercitando un’azione revocatoria nei confronti dei proventi del parco fotovoltaico, in modo che tornino a casa a soddisfazione dei creditori -, e verrà stilato l’ordine di precedenza di questi ultimi, coi dipendenti al primo posto, i chirografari e via dicendo, assegnando a ciascuno il suo. Dal punto di vista penale, invece, servirà un approfondimento di tutti gli aspetti dell’operazione fotovoltaico, annunciato a suo tempo come la mossa vincente che avrebbe finanziato la 1907.

Intanto ieri, interpellato sulla vicenda, è intervenuto anche l’avvocato Gianni Ricciuti, in rappresentanza di Sergio Gessi, ex consigliere e responsabile delle relazioni esterne della vecchia Spal 1907. «Siamo insinuati nel fallimento per avere i danni da Butelli — dice —. Noi indagati? No, ad oggi non abbiamo ricevuto nessun avviso di garanzia perché ritengo che con quei fatti siamo del tutto estranei».

Nicola Bianchi