Ferrara, 23 novembre 2011 - AVREBBE POTUTO vestire i panni dell’ex, Francesco Battaglia lunedì sera nel posticipo contro la Pro Vercelli. Invece un serio infortunio alla spalla durante un allenamento gli ha permesso di disputare solo le prime tre giornate di campionato.
 

«Vero — conferma con amarezza l’ex spallino —, il mese scorso sono stato operato alla spalla e nei prossimi giorni dovrei iniziare la riabilitazione. Credo però che per rivedere il campo dovranno trascorrere ancora almeno tre mesi».

Doppia sfortuna, poichè l’infortunio le impedisce di vivere da protagonista questa positiva fin qui stagione della Pro Vercelli...
«Stiamo andando benissimo, e questo aumenta il rammarico di non esserci, ma per noi non si tratta di una sorpresa. Ad inizio stagione eravamo convinti di essere una buona formazione e il campo in questa prima fase lo conferma».
 

Che squadra è la Pro Vercelli?
«Siamo una formazione giovane, ricca di entusiasmo, dove tutti corrono e si aiutano in campo, con qualche individualità dal futuro garantito. La società è ambiziosa e non ci fa mancare nulla».
 

A Ferrara i suoi ex compagni stanno invece vivendo una situazione diametralmente opposta. Ne è al corrente?
«Si, sono rimasto affezionato alla Spal e seguo costantemente le vicende biancoazzurre tramite internet. Mi dispiace che stiano vivendo una situazione così drammatica sportivamente, molti di loro hanno famiglia e comprendo i loro pensieri. Anche la scorsa stagione erano suonati i primi campanelli d’allarme, quindi pur marginalmente ci sono passato anch’io. Rimango però ancora convinto che Butelli riuscirà a non far fallire la Spal. Qui a Vercelli fortunatamente questi problemi non esistono, la dirigenza è puntualissima sotto ogni aspetto e forse è anche per questo che fino ad ora siamo la formazione rivelazione del girone».
 

La stagione vissuta alla Spal cosa le ha lasciato?
«Tanta amarezza, sono sincero. C’era tutto per far bene, una piazza importante, una formazione ambiziosa, la fiducia dell’allenatore, ed ero convinto che fosse finalmente arrivato per me l’anno buono. Poi invece tutto andò a finir male, io terminai la stagione ai margini della rosa, peccato. Ora il mio pensiero è però rivolto esclusivamente a rimettermi a posto fisicamente, per riprendermi il mio posto in campo prima possibile».