Sedicenni chiedono il 'pizzo' ai compagni

Il caso si è verificato in una scuola superiore

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Ferrara, 31 dicembre 2015 - Minacce, prese in giro, botte ma anche vere e proprie rapine e richieste di ‘pizzo’. Dai soldi alla merenda fino al ‘sequestro dei cellulari’ per navigare su internet.

Una serie di vessazioni a cadenza praticamente quotidiana, portate avanti per mesi da tre nordafricani (due 16enni e uno non ancora 14enne) tra le mura di un istituto superiore del Medio Ferrarese. A porre fine alle angherie dei bulli, che avevano preso di mira in particolare tre coetanei, ci hanno pensato i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Portomaggiore che, a conclusione di una serie di indagini, hanno denunciato alla procura dei minori i due sedicenni e segnalato l’altro minore.

Gli episodi di bullismo sono iniziati a metà settembre. Nel mirino erano finiti tre ragazzini (o almeno queste sono finora le vittime accertate dagli uomini dell’Arma). Prese in giro a ripetizione, qualche schiaffo, soprattutto fuori dalla scuola e infine i furti e le estorsioni. Minacce per farsi consegnare la merenda o per poter navigare su internet utilizzando lo smartphone del malcapitato. In alcuni casi le vittime sarebbero state addirittura bloccate e derubate dei soldi che avevano in tasca.

I primi ad accorgersi di quanto stava accadendo sono stati i professori. Le indagini sono partite proprio a seguito della segnalazione del dirigente della scuola che si era reso conto dei fenomeni di bullismo che si verificavano ormai ogni giorno ad opera dei tre ragazzini. Il campanello d’allarme, notato da alcuni insegnanti, era lo stato di profondo disagio nel quale si trovavano le giovani vittime delle vessazioni. I carabinieri si sono subito messi al lavoro.

Nel giro di alcune settimane hanno raccolto elementi tali da accertare la responsabilità dei tre minorenni finiti nei guai. Le indagini si sono concluse a fine novembre e nei giorni scorsi sono scattati i provvedimenti. Ai quali ora si affiancheranno quelli che verranno presi dalla direzione della scuola, al fine di evitare che tali comportamenti possano ripetersi.