Il sindaco sulla Gad. "Mai minimizzato. La Lega? Solo provocatori"

Il sindaco Tagliani: «Noi parliamo con azioni concrete»

Il sindaco Tiziano Tagliani

Il sindaco Tiziano Tagliani

Ferrara, 20 maggio 2016 - La mazzetta dei giornali è sulla scrivania. Il lavoro del sindaco è una spirale: ogni minuto contempla più cose da fare. «Un attimo che rispondo...». Gad...? (sospirone).

Tagliani, dicono che minimizza...

«Loro provocano, ma ci torneremo. Nessuno nega vi sia, in un decimo della Gad, un problema».

Nello specifico?

«Presenza concentrata di extracomunitari».

Quindi un problema visivo?

«No, concreto. C’è una parte del quartiere dove si è concentrata un’attività di spaccio che vogliamo debellare».

Come?

«Le forze di polizia attraverso il loro lavoro e su più livelli. Anche nei confronti di quelle attività commerciali che in qualche modo fiancheggiano la delinquenza».

Voi, come Comune?

«Fanno più rumore certi cortei ma nei fatti stiamo lavorando da tempo».

Perché da tempo i comitati presidiano la strada?

«Guardi che ho il massimo rispetto per i cittadini che manifestano il disagio. In molti casi è segno di amore per la propria zona».

Durante la manifestazione di giovedì scorso c’è stata tensione.

«Confronto. Ripeto, il problema non sono i comitati ma coloro che provocano, strumentalizzano».

La Lega Nord, convitato di pietra, strumentalizza?

«Applicano lo schema Salvini che arriva, getta il cerino sulla tanica e poi torna a casa sua».

Politica...

«Discutibile. Le tensioni, le lacerazioni subite dal tessuto sociale poi restano lì. E sono altri a dover raccogliere i cocci dopo i suoi blitz».

I problemi ci sono. Lo affermano i residenti della zona Stadio.

«Ma servono occasioni di pacificazione e interventi concreti, non raid che alimentano solo le tensioni esistenti».

Qualche esempio di interventi concreti?

«La sede della Municipale in via IV Novembre, il sostegno alle attività delle contrade San Giacomo, Hera che intensifica i passaggi per la pulizia. La sede di un’agenzia di sicurezza, come Top Secreti, che si insedia in piazzetta Toti. Iniziative di aggregazione come il Mercato Europeo».

Solo che c’è chi invoca l’esercito?

«Ricordo che anche anni fa chiesero i soldati per viale Krasnodar. È ciclico...»

Non servirebbero?

«Serve potenziare le forze di polizia. Infatti abbiamo già segnalato questo bisogno al ministero».

Vi accusano di buonismo?

«Sono categorie mediatiche che celano nuovi luoghi comuni. Diciamo che siamo buonisti costretti ad applicare la legge Bossi-Fini. Poi si sa... (sorride) la Lega apre la sede in un quartiere caldo il mese prima delle elezioni e poi lo chiude il mese dopo. Facile così».

Perché in Gad si è creata una situazione del genere?

«Perché come in gran parte d’Italia le aree in prossimità delle stazioni tendono ad avere problemi così: a partire dal pendolarismo della microcriminalità».