Rifiuti, spendi per quanti ne produci

Labèlab lancia la sfida: "Tariffa puntuale già per il 2018"

Bolletta dei rifiuti (repertorio)

Bolletta dei rifiuti (repertorio)

Ferrara, 1° luglio 2016 - «Stiamo lavorando affinché il progetto della ‘tariffa puntuale’ sui rifiuti cominci a gennaio 2018». Una sfida, più che una promessa, quella lanciata da Mario Sunseri di Labèlab. Già, perché la condizione secondo cui, in termini semplici, ‘paghi per quanto produci’ sarà obbligatoria in tutta la provincia a partire dal 2020 ma difficilmente realizzabile prima.

«In buona sostanza – ha precisato l’assessore all’Ambiente Caterina Ferri – l’obiettivo è quello di arrivare a produrre il 70% di raccolta differenziata entro il 2020: oggi siamo al 56% e con la ‘tariffa puntuale’ si riuscirebbe a migliorare questo dato. Serve, però, tempo per realizzare tutto ciò». Il progetto prevede la riorganizzazione di tutta la raccolta dei rifiuti della provincia, con l’introduzione di cassonetti con calotta elettronica per l’indifferenziata.

«La complessità – ha proseguito Sunseri – sta nel fatto che bisogna ragionare sul fronte centro storico e su quello periferico, distinguendo anche tra attività domiciliari e non domiciliari. Noi prevediamo, per le abitazioni del centro storico, di installare 200 cassonetti dell’indifferenziata con apertura con una card elettronica, più 30 bidoni per il vetro e 30 per l’organico e di distribuire sacchetti per carta e plastica. In tutta l’area residenziale di Ferrara le isole ecologiche arriverebbero a 1.300 unità. Per le aree rurali, invece, il metodo migliore sarebbe quello del porta a porta, ma ci vuole tempo per organizzarlo. In ogni caso dovremmo testare un’area sperimentale per almeno sei mesi, quindi capite che riuscire a far partire il progetto a gennaio 2018 è difficile».

COSA comporterà il passaggio alla ‘tariffa puntuale’? «Riduzione del monte rifiuti e risparmio economico – ha precisato Sunseri –. L’investimento complessivo è di circa 4 milioni di euro, cui si deve aggiungere la manutenzione (perché il rischio di abbandono in strada è alto), ma la riduzione del monte rifiuti potrebbe far recuperare risorse per oltre 1 milione di euro. Apriremo un bando, anche tenendo conto che siamo in una fase di passaggio di consegne tra gestori; servirà anche un’adeguata informazione per i cittadini. Per evitare l’abbandono faremo pagare una cifra a priori, così la persona non avrà vantaggi dall’abbandonare i rifiuti in strada».