Operaio morto nel crollo Ursa: chiesti due rinvii a giudizio

Si va verso il processo per Mauro Monti e Pierantonio Cerini. Sotto le macerie dell'azienda di Stellata di Bondeno perse la vita Tarik Naouch operaio marocchino di 29 anni

Ferrara, 24 ottobre 2014 - DUE RINVII a giudizio e due proscioglimenti. Sono le richieste avanzate ieri pomeriggio dal pubblico ministero Nicola Proto al termine dell’udienza fiume sul crollo dell’Ursa a seguito del terremoto del 2012. Tra le macerie dell’azienda di Stellata perse la vita Tarik Naouch operaio marocchino di 29 anni. Per quei fatti sono indagati in quattro (il progettista della struttura Pierantonio Cerini, il direttore dei lavori Franco Mantero, il costruttore Simonello Marchesini e il collaudatore dell’opera, l’ingegnere capo della Provincia, Mauro Monti).

L’udienza si è aperta con le parole del consulente del pm (l’ingegner Comastri) riguardo agli schemi tecnici dei prefabbricati, in particolare della trave ritenuta «difettosa». Subito dopo la parola è passata al pm che ha chiesto di modificare il capo di imputazione nei confronti di Cerini e ‘a cascata’ anche di Monti in quanto collaudatore. L’accusa contesta infatti ai due di non aver verificato il fatto che alla trave incriminata mancasse l’armatura alla base.  UNA RICHIESTA alla quale si sono opposti strenuamente i legali, dal momento che si tratterebbe di «un fatto nuovo», a fronte del quale si dovrebbero «rimandare gli atti in procura». Eccezione non accolta dal gup Piera Tassoni, che ha ritenuto si trattasse invece di un fatto già compreso nella condotta iniziale. La parola è così tornata al pm che ha formulato le sue richieste: rinvio a giudizio per Cerini e Monti e proscioglimento per Mantero e Marchesini. L’udienza è stata rinviata al 10 dicembre per la lettura dei provvedimenti.