Traffico internazionale di cocaina: arrestato il referente dell’Emilia

Il blitz della Finanza a Cento: Gentian Ermezi, già ai domiciliari, riceveva la ‘polvere bianca’ e la smerciava in regione

La droga sequestrata dalla Finanza

La droga sequestrata dalla Finanza

Ferrara, 2 ottobre 2014 - La ‘polvere bianca’ arrivava dall’Olanda e dal Belgio, occultata in panetti ben nascosti in auto e camion diretti in mezza Europa. Un giro pazzesco che arrivava anche in Emilia Romagna dove, il referente dello spaccio, secondo le accuse, era Gentian Ermezi, albanese di 30 anni, arrestato ieri all’alba dai finanzieri del Gico su ordinanza di custodia cautelare, per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Il blitz è scattato alle 5 nella sua abitazione di Cento dove, da circa un mese, era ristretto ai domiciliari sempre per questioni di droga. Diversi alias, diversi nomi e cognomi cambiati nel corso degli anni, tant’è che per identificarlo è stato prima trasportato in questura e poi all’Arginone.

Oltre a Ermezi, le Fiamme gialle di Firenze e Varese, nel corso dell’inchiesta, hanno segnalato complessivamente 94 persone ottenendo la custodia in carcere per 36 di loro, di prevalenza albanese, 16 dei quali destinatari di mandato di arresto internazionale. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati 9 immobili, quote societarie di 2 imprese attive nel settore dell’edilizia, 9 auto e 13 conti correnti in uso agli indagati, per un valore complessivamente stimato in oltre 2 milioni di euro.

L’attività degli inquirenti era stata avviata a marzo 2010, e grazie a intercettazioni e specifici servizi di osservazione e pedinamento, ha consentito di portare alla luce una struttura criminale dedita al traffico internazionale di cocaina, con diverse ramificazioni in Italia, riconducibile a due albanesi che operavano nei Paesi Bassi dove avevano stabilito la loro base operativa. Dalle indagini è emerso che un importante crocevia era radicato nel territorio varesino. Pertanto, a seguito del trasferimento, per competenza territoriale, di uno stralcio dell’indagine alla Dda di Milano, l’attività, denominata “Malesor 2011”, è proseguita nei confronti del ramo operante in Lombardia. Prima del blitz di ieri, l’operazione aveva già portato al sequestro di 530 chili di marijuana, uno di cocaina e 75mila euro in contanti, oltre a sette arresti. «Attendo di vedere l’ordinanza», l’unico commento dell’avvocato Alessandro Falzoni, che difende l’albanese arrestato a Cento.