Velox abbattuto dai vandali

Quartesana, divelta la colonnina per il controllo della velocità

Ferrara, il velox abbattuto a Quartesana (Foto Businnesspress)

Ferrara, il velox abbattuto a Quartesana (Foto Businnesspress)

Ferrara, 1 dicembre 2015 - La velocità, prima che dei veicoli in transito, è stata quella dei vandali. Lo speed check di Quartesana, situato nel centro del paese davanti alla chiesa, è stato divelto prima ancora di essere messo in funzione: «Ci si devono essere messi in due o tre, a spingerlo», afferma un passante, fermo nella ciclabile davanti all’apparecchiatura destinata ad alloggiare i velox dei vigili urbani, e sanzionare le vetture che superano in quel tratto il limite dei 50 chilometri orari. Il blitz dei ladri è stato compiuto nella notte tra sabato e domenica; il ripristino non appare un’opera particolarmente complessa (dovrà comunque essere rifatto il basamento in cemento), anche se l’azione degli ignoti fa riflettere. «Il vandalismo è reato, ma in qualche modo siamo di fronte ad una protesta sociale», il commento su Facebook della capogruppo del Movimento 5Stelle Ilaria Morghen.

Quello divelto a Quartesana è uno dei 22 posizionati in tutto il territorio comunale, in particolare nei centri urbani del forese, e su tratti dove superare il limite di velocità è sistematico: arancioni, dotati di una luce blu che li rende più visibili anche di notte, funzionano di fatto come un armadio. All’interno viene posizionato il velox da parte dei vigili urbani: solo in quel momento, lo speed check diventa funzionante. In assenza della pattuglia della Polizia Municipale, svolge secondo l’assessore alla Mobilità Aldo Modonesi «una funzione di deterrente, perché gli automobilisti vedendo la segnaletica e il contenitore, sino all’ultimo non si rendono conto se è effettivamente funzionante e sono indotti a rallentare».

Ma anche per questo si apre un problema di legittimità: «Gli speed check sono ‘fuorilegge’, perché di fatto non sono mai stati omologati – afferma Anio Benazzi, esperto delle normative di circolazione stradale –; la ‘direttiva Maroni’, tuttora in vigore, prescrive infatti che la segnaletica di avviso della loro presenza non può essere fissa, ma posizionata solo quando all’interno dello speed check è inserito il velox ed è presente la pattuglia». Anche il simbolo stampato sulla colonnina arancione (un casco stilizzato da vigile urbano) sarebbe irregolare: «Andrebbe tolto quando lo speed check non è attivo – incalza Benazzi –, ed anche la luce blu non è mai stata omologata dal Ministero dei Trasporti». In attesa però di ricorsi al Prefetto contro le multe, a Quartesana è scattato il ricorso alla forza bruta.

s. l.