Omicidio Branchi, Goro torna in piazza: «Per dissociarci da criminali e omertosi»

Pronta una nuova manifestazione in paese: «Per portare alla luce i nomi dei pedofili e degli assassini. Per Willy e per i nostri figli». Si muovono tutte le associazioni

La grande manifestazione di due anni fa (foto Businesspress)

La grande manifestazione di due anni fa (foto Businesspress)

Ferrara, 6 maggio 2016 - Goro torna in piazza. Torna a gridare la propria rabbia contro i responsabili dell’omicidio di Willy Branchi, contro il giro di pedofili che sta uscendo dall’inchiesta di carabinieri e procura, e contro chi, ancora oggi, sa e continua a tacere e a coprire l’orrore.

A dare il via a tutto è stata un’idea lanciata su facebook da Roberto Bruciaferri, gorese doc. «Scendiamo in piazza – scriveva due sere fa sul gruppo #gorostaiconwilly – come il 16 novembre 2014 per dissociarci dalla gente omertosa del 1988. Ora ci sono nuove generazioni con mentalità completamente diverse, ma per il bene dei nostri figli e la verità per Willy manifestiamo ancora una volta».

Dall’idea, subito è passato all’azione contattando le associazioni della comunità: Farfalla, Pro Loco, Youg Club, Protezione civile, Volontari per Goro, Sportiva Ricci Goro, Bike team, Auser mare vivo, Delta force air, Associazione Valeria e altre.

«Tutte – spiega Roberto – mi hanno risposto con grande entusiasmo appoggiando la proposta. Ne parleranno con i loro direttivi poi ci incontreremo il 16 maggio alle 21 al teatro comunale per definire i dettagli, il percorso, la data precisa».

E quella riunione, prosegue Bruciaferri, «sarà aperta a tutta la cittadinanza, inviteremo il sindaco, tutti quanti».

La gente per bene di Goro, perché la verità è lì, pronta ad uscire una volta per tutte. «Per Willy, per la sua famiglia, per quei ragazzini di allora abusati, incapaci di difendersi. E per tutto il mio paese. Chi si è macchiato di quei crimini – chiosa – non è degno di chiamarsi gorese. Scendiamo in piazza perché vogliamo dissociarci da loro e da chi sa e ancora oggi tace. Vogliamo guardarli negli occhi, allontanare queste mele marce per sempre». Perché Goro, sottolinea con fierezza, «è un paese con i suoi pregi e i suoi difetti ma con tanta gente onesta e pulita».

Con decine di associazioni pronte ad aiutare chi è in difficoltà, come con i proprietari del negozio bruciato di via Gramsci attorno ai quali si è stretta gran parte della comunità. «Vogliamo fare sentire la nostra vicinanza alla famiglia Branchi, pretendiamo giustizia per Willy, dobbiamo lasciare un paese pulito ai nostri figli. Perché, prima di tutto, i bambini vanno tutelati, specialmente chi ha qualche difficoltà in più».

Allora di nuovo in piazza come il 16 novembre di due anni fa quando, per le vie del paese, si sono radunate oltre 2500 persone, ‘armate’ di fiaccole e dignità. Eccola la grande e attesa reazione di Goro. «I nomi dei responsabili devono venire fuori – conclude –, il tempo a loro disposizione è finito. Tutta la cittadinanza per bene ne ha bisogno. E insieme li smaschereremo una volta per tutti». Per Willy, per gli indifesi abusati dagli orchi, per tutta una comunità.