La storia di Willy questa sera su Raitre a Chi l’ha visto

La tragedia di Goro di 26 anni fa, il cui caso è stato riaperto a novembre grazie agli articoli del Carlino, sarà raccontata in un lungo servizio del noto programma

Vilfrido Willy Branchi venne assassinato la notte del 29 settembre 1988 a Goro. Oggi il caso è ancora irrisolto

Vilfrido Willy Branchi venne assassinato la notte del 29 settembre 1988 a Goro. Oggi il caso è ancora irrisolto

Ferrara, 25 febbraio 2015 - Un ragazzo di 18 anni,Vilfrido Willy Branchi, trovato nudo senza vita, lungo l’argine del Po a Goro all’alba del 30 settembre 1988. Un unico accusato, Valeriano Forzati, poi prosciolto per mancanza di prove. E un’indagine riaperta 26 anni dopo. Torna in tv la storia di Willy, il diciottenne di Goro per la cui morte il 10 novembre scorso la procura ha aperto un fascicolo a modello 44 (al momento non ci sono persone indagate) per omicidio volontario. E se ne occuperà la trasmissione di Raitre Chi l’ha visto? questa sera (dalle 21.15), nella parte finale dedicata alle inchieste di Pino Rinaldi. Una ventina di minuti di servizio che dovrebbero cominciare attorno alle 23.20. «Ripercorreremo tutta la storia di Vilfrido – racconta Paolo Fattori, il giornalista che sta seguendo la vicenda e che il 15 novembre è arrivato a Goro in occasione della grande fiaccolata che portò oltre 2500 persone per le vie del paese a chiedere la verità – con interviste, immagini e l’ausilio di attori per fiction in modo da dare vivacità al tutto». Si parlerà, ovviamente, anche di don Tiziano Bruscagin, parroco per 32 anni di Goro, che in un’intervista al nostro giornale raccontò di conoscere i nomi dei presunti responsabili. Intervista che finì poi nell’esposto presentato dalla famiglia Branchi, attraverso l’avvocato Simone Bianchi, e che ha permesso la riapertura del caso. «Cercheremo in qualche modo di fare luce sulla vicenda – dicono dalla trasmissione di Raitre –, chi avesse segnalazioni può farlo anche in diretta chiamando il numero 06/8262 (oppure via mail all’indirizzo 8262@rai.it). Garantiremo l’assoluto anonimato se verrà richiesto».