Fiat, nuovo centro direzionale a Torino. Elkann: "Seconda vita di Mirafiori". Marchionne: "No fusione con Volkswagen"

Il presidente: "L'obiettivo era e resta quello di mantenere tutte queste attività a Torino". L'a.d. Marchionne: "Qui non c'erano più attività da decenni ora è diventato di vitale importanza"

Il sindaco Piero Fassino, John Elkann e Sergio Marchionne inaugurano Officina 82 della Fiat (Ansa)

Il sindaco Piero Fassino, John Elkann e Sergio Marchionne inaugurano Officina 82 della Fiat (Ansa)

Torino, 23 luglio 2014 - "Oggi inizia ufficialmente la seconda vita di Mirafiori". John Elkann, presidente di Fiat, ha presentato così Officina 82, la nuova sede degli uffici direzionali e amministrativi del Gruppo inaugurata oggi. "Questa scelta conferma l'impegno per Torino di Fiat e Chrysler - ha aggiunto -. L'obiettivo era e resta quello di mantenere tutte queste attività a Torino, pur di fronte alle tante alternative che esistono per un'azienda globale come la Fiat di oggi, e di concentrarle nell'area di Mirafiori". 

"Un'operazione di recupero industriale - ha sottolineato dal canto suo l'amministratore delegato Sergio Marchionne - certamente unica oggi in Italia". "Officina 82 - ha detto ancora - è l'ultimo tassello, in ordine di tempo, di un disegno molto più ampio, avviato nel 2005 per riqualificare il comprensorio di Mirafiori che, tra i primi interventi, ha visto nascere il Motor Village e l'asilo per i figli dei nostri dipendenti. Qui - ha spiegato ancora Marchionne - in particolare, nell'ex 'Meccanica 2' non c'erano più attività da decenni e ora invece è diventato un quartiere direzionale di vitale importanza, grazie ai lavori di recupero delle strutture industriali".

Parlando degli uffici che avranno sede all'Officina 82, Sergio Marchionne ha precisato che si tratta di attività di Fiat Chrysler e Cnh che sono "le due forze che rappresentano quindi l'insieme di Fiat e Chrysler, due aziende con identità diverse ma unite dalle stesse ambizioni e dagli stessi valori". E ancora, ha continuato, sottolineando che "due forze sono anche quelle dei due gruppo nati dalla scissione della Fiat nel 2011 - oggi Fca e Cnh Industrial - che pur potendo contare sulla libertà e l'indipendenza di cui avevano bisogno per seguire ognuno la propria strada di sviluppo, continuano a beneficiare di alcune sinergie e competenze trasversali".

Marchionne ha smentito qualsiasi possibile integrazione fra il gruppo tedesco Volkswagen e il Lingotto ("Ipotesi che non c'è mai stata") e auspicato che il governo completi l'iter delle riforme. "Continuo ad essere convinto che l'agenda Renzi sia da completare - ha detto -. Adesso lo cominciano a criticare perché ha promesso una tempistica. L'intenzione di portare a compimento questa avventura ce l'ha, continuano a crearsi 100mila problemi di convergenza e punti di vista, cercheranno di sfinirlo, spero che tenga duro e non si faccia intimorire". 

"L'importanza di completare il programma di riforme è essenziale. Se non lo facciamo ci andiamo a giocare il futuro. Il fatto che il paese abbia bisogno di riforme, non lo dico io ma il mondo intero, c'è lo stanno dicendo tutti", ha osservato ancora l'a.d. "La Fiat continua ad andare avanti se avessimo aspettato le riforme ci saremmo impantanati. Nonostante la mancanza di riforme andiamo avanti", ha concluso Marchionne.

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