La Po Valley. "Così cerchiamo gas o petrolio"

La società australiana spiega: ‘Un pozzo? Servirebbero nuovi permessi e tempi lunghi. I comuni? Sapevano’

Un impianto di gas dell’Eni in Egitto

Un impianto di gas dell’Eni in Egitto

Forlimpopoli, 15 marzo 2017 – La Po Valley, azienda australiana con sede a Roma, ha ottenuto dal governo la possibilità di fare studi per valutare la presenza di gas e petrolio nel sottosuolo di 111 chilometri quadrati, che toccano i comuni di Cesena, Forlì, Meldola e soprattutto Forlimpopoli e Bertinoro. Nell’intervista pubblicata sul Carlino di mercoledì 15 marzo, Sara Edmonson, rappresentante legale Po Valley Operations, spiega l’operazione.

«Siamo autorizzati, dopo un lungo iter, ad effettuare studi geologici e geofisici». Quindi, niente trivellazioni. «Ognuna delle eventuali attività esplorative sul campo, compresa la perforazione di un pozzo esplorativo, dipenderà dal risultato degli studi effettuati». E comunque, anche qualora si trovasse, «dovrà comunque sottostare a un nuovo iter autorizzativo che include nuovamente una valutazione di impatto ambientale».

Assicura che per ora «non esiste nessun giacimento. Gli studi sono in fase iniziale».

Gli amministratori locali dicono di non essere a conoscenza del permesso di ricerca: «I comuni di Cesena, Bertinoro, Forlimpopoli, Forlì e Meldola sono stati coinvolti sin dall’inizio nell’iter della valutazione di impatto ambientale: erano presenti alle conferenze dei servizi che si sono tenute in Regione il 10 gennaio e il 29 maggio 2013, dove hanno potuto esprimere le loro osservazioni e proporre prescrizioni al progetto. Hanno infine sottoscritto il rapporto ambientale finale».