{{IMG_SX}}Forlì, 17 settembre 2008 - Si annunciano grandi mete per due enfant-prodige (hanno pur sempre, rispettivamente, ancora 22 e 21 anni) del motociclismo romagnolo, ovvero Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli. Il forlivese, che ha appena vissuto a Indianapolis l’emozionante esperienza di trovarsi per la prima volta a condurre un gran premio della classe regina, è in predicato di passare dalla prossima stagione al team Hrc Repsol, nientemeno che la scuderia ufficiale della Honda. Già a Motegi in occasione del Gran Premio del Giappone, in programma la prossima settimana, è atteso l’annuncio ufficiale.

 

‘Dovi’, protagonista di un’annata davvero super al suo esordio nella classe regina con una moto ‘clienti’ — con la quinta posizione centrata sulla pista dell’Indiana ha consolidato quella in classifica generale, — è annunciato infatti al posto di Nicky Hayden, l’americano che due anni fa, proprio con l’Honda ufficiale targata Repsol, si laureò campione del mondo davanti a Rossi. Hayden, che passerà alla Ducati in sostituzione di Marco Melandri (già ufficiale da domenica scorsa anche il trasferimento del ravennate alla Kawasaki) lascerà, dunque, proprio al forlivese la moto forse al momento più ambita, la stessa di Dani Pedrosa, con la casa nipponica intenzionata ad impegnarsi al massimo dopo non essere riuscita a inserirsi nella lotta per l’iride né nello scorso campionato, né in questo.

 

Per Simoncelli invece, in attesa dei futuri importanti sviluppi di carriera, il traguardo più immediato è quello del titolo mondiale della 250, una ‘laurea’ che è sfuggita allo stesso Dovizioso, costretto due volte, dopo l’iride della 125, ad accontentarsi del secondo posto nella ‘quarto di litro’ dietro a Lorenzo. Magari correndo domenica a Indianapolis il simpatico e scatenato riminese si sarebbe guadagnato altri punti di margine sui due più immediati inseguitori, forse però no: fatto sta che l’annullamento della gara della 250 sul circuito americano ha tolto ai suoi rivali una delle ormai poche residue possibilità di riavvicinarlo.

 

A quattro gran premi infatti dalla conclusione, i 26 punti di margine che Simoncelli (190) con la sua ottima Gilera vanta ora sul finlandese Mika Kallio (Ktm, 164) e soprattutto i 27 sullo spagnolo Alvaro Bautista (Aprilia, 163) sono una dote veramente cospicua. "Mi spiace per la tanta gente che era venuta a vedere le gare — il commento, sportivo, del corianese —, però in effetti quando dovevamo correre noi non c’erano assolutamente le condizioni per farlo".