{{IMG_SX}}Forlì, 21 dicembre 2008 - Bipolarismo? Due soli candidati alternativi? Ma neanche per sogno. Le elezioni comunali forlivesi del 6 e 7 giugno 2009 potrebbero risolversi in un salto all’indietro di dieci anni. Come quando, appunto nel 1999, si affrontarono ben nove aspiranti sindaci. Anzi, con gli attuali chiari di luna politici locali, la prospettiva per le prossime amministrative è addirittura quella di battere ogni precedente record: fino a dieci, forse anche undici candidati.

 

Proviamo a contarli. Il Pd, il partito di maggioranza che aspira a riconquistare il Municipio, non marcia compatto con Roberto Balzani, l’outsider che ha spodestato alle primarie il sindaco uscente Nadia Masini. Ma c’è da giurare che l’ex partitone ritroverà il suo equilibrio interno e allargherà l’alleanza almeno all’Italia dei Valori. Disponibili a vedere le carte di Balzani sembrano per ora i Verdi e l’Associazione per la Sinistra che comunque può contare su un ipotetico candidato sindaco di rilievo, il professor Carlo Flamigni, ginecologo di fama internazionale, già presidente del consiglio comunale di Bologna. Non è scontato l’atteggiamento di Rifondazione comunista e Pdci, anche se le calanti fortune elettorali della sinistra radicale sconsiglierebbero una corsa solitaria.

 

Sul fronte del centrodestra le acque sono ancor di più agitate. Forza Italia e Alleanza nazionale, uniti nel neonato Popolo della libertà, puntano su Alessandro Rondoni. Che piace ovviamente all’Udc ma non a Lega Nord e Pri. La ‘sponsorizzazione’ leghista per Valerio Melandri, il docente universitario figlio dello scomparso senatore democristiano, non è però andata giù ai repubblicani che potrebbero dunque correre da soli con Lauro Biondi candidato sindaco. Viva Forlì di Marino Bartoletti per ora resta più ‘coperta’, ma è evidente la rottura politica con Forza Italia e An. Romano Baccarini intanto lavora all’ipotesi di una lista di centro. Francesco Minutillo della Destra (il movimento di Storace) ha auspicato E dunque siamo già a probabili quattro-cinque diversi candidati sindaci. Un po’ troppi per sperare di trascinare al ballottaggio la sinistra.

 

Alla legione dei candidati ‘ufficiali’ si aggiungono poi i portabandiera delle lista civiche. Per ora se ne contano almeno tre che hanno annunciato la discesa in campo. Che riescano effettivamente a raccogliere il migliaio di firme necessarie a presentarsi alle urne, questo è da vedere. Se ce la facessero, e a se a loro si aggiungesse un candidato sindaco ‘benedetto’ da Beppe Grillo, il record del 1999 sarebbe a portata di mano. E allora vinse, senza grossi problemi, il candidato diessino Franco Rusticali.