{{IMG_SX}}Forlì, 30 luglio 2009 - Ha bisogno di un intervento per rimuovere un tumore al seno e deve aspettare fino a metà settembre. Sconcerto e amarezza di una donna toscana, mentre l’Ausl replica che il tempo di attesa per tali operazioni di chirurgia neoplastica è al massimo di un mese, ma è in vista una riduzione dell’attività per consentire le ferie al personale.

La vicenda della signora è riportata in una lettera spedita da una parente al Carlino. «Ho accompagnato mia cugina che deve subire un importante intervento al seno. Ci hanno indirizzato amici, conoscenti e medici al centro di Forlì perché è rinomato per la diagnosi e la cura del tumore alla mammella. Il medico si è dimostrato molto gentile, professionale e ha stabilito subito un buon feeling con l’ammalata. Dopo aver spiegato tutto sull’intervento, si è rabbuiato e ci ha detto che purtroppo a Forlì il primo posto libero era a metà settembre. Potete immaginare il nostro stupore: come, un reparto di riferimento conosciuto e importante, con tempi d’attesa così lunghi?».

La donna riferisce nella lettera che non solo avviene la riduzione delle attività estive «ma che il reparto viene chiuso due settimane per consentire le ferie al personale. In sala di attesa c’erano altre signore residenti a Forlì o nelle vicinanze che hanno mostrato lo stesso disappunto per una simile situazione». La paziente conclude che il tumore della mammella non è un’operazione che possa attendere tutto questo tempo e punta l’indice contro la programmazione dell’Ausl.

Torna dunque il problema dei tempi di attesa, con la sanità che deve fronteggiare richieste di prestazioni in continuo aumento. Gli interventi primitivi per cancri al seno sono saliti del 20 per cento nell’ultimo anno, dicono all’azienda Ausl. La patologia colpisce con sempre maggiore frequenza i pazienti di mezza età o relativamente giovani.

«Questo richiede un maggior impegno nell’attività senologica — dice Maria Grazia Stagni, direttore sanitario dell’Ausl di Forlì — . Dall’8 al 20 agosto l’attività è ridotta per concedere le ferie contrattuali al personale, previste nel periodo compreso fra il 15 giugno e il 15 settembre, ma non si sospende. Le urgenze vengono comunque garantite. Dal 24 agosto poi si riprende normalmente».

L’Ausl sottolinea inoltre che il dottor Secondo Folli, direttore dell’unità operativa di Senologia dell’ospedale Morgagni-Pierantoni, opera per cinque giorni la settimana. «Nei giorni precedenti l’8 agosto sono state messe in calendario anche sedute aggiuntive — conclude la Stagni — per far fronte al maggior carico di lavoro».