{{IMG_SX}}Forlì, 16 settembre 2009 - 'Fattore Kafka'. Questo è il titolo della IX edizione del festival 'L’occidente nel labirinto', organizzato dal circolo Acli 'Lamberto Valli', dal Fondo per la cultura e dal gruppo Sei Sadurano, in collaborazione con altre realtà del territorio. Quest'anno, infatti, i dodici appuntamenti dal 19 settembre all'estate 2010, tra musica, cinema e filosofia saranno tutti incentrati sulla figura e le opere del grande autore di Praga Franz Kafka.


COLLABORAZIONI PRESTIGIOSE PER EVENTI D’ECCEZIONE – La IX edizione de L’occidente nel labirinto si avvale di tre collaborazioni di prestigio per altrettanti eventi d’eccezione. Insieme a Emilia Romagna Festival, il Fattore Kakfa firma due appuntamenti ambiziosi: il concerto d’apertura 'Gente di Praga' il 19 settembre alle 21 al teatro 'Fabbri' (ingresso 6 euro) con l’European Community Chamber Orchestra nel quale, accanto a partiture di Mozart e Haydn (praghesi d’elezione), sarà eseguito in prima assoluta 'Volo. Omaggio a Franz Kafka' del compositore Raffaele Bellafronte (autore di partiture che hanno varcato i confini nazionali per approdare a sedi prestigiose quali la Carnagie Hall di New York); e il dramma musicale 'Un sogno fatto a Praga' (una sorta di conte philosophique costruito su un incontro notturno tra Kafka e Mozart nelle nebbiose strade di Praga) del giovane compositore cesenate Mino Marani su libretto originale di Andrea Panzavolta, che vedrà la prima assoluta nella edizione 2010 di Emilia Romagna Festival.
Sempre nel segno del “bel canto” è anche la seconda collaborazione, il 30 ottobre alle 21 al teatro 'Fabbri' (ingresso intero 12 euro, ridotto 10 euro, club giovani 6 euro): insieme a Teatro Regio di Torino il Fattore Kafka propone l’opera di Philip Glass, uno dei fondatori della cosiddetta minimal music, 'Nella colonia penale', tratto da uno dei più inquietanti ed enigmatici racconti di Kafka. La versione per basso e tenore che si offre costituisce una prima assoluta a livello europeo. Gianluca Pasolini e Gabriele Lombardi, voci tra le più apprezzate del panorama lirico italiano, sono l’Esploratore e l’Ufficiale; la regia è di Della del Cherico e le scenografie sono Daniele Benericetti.
Infine, a suggello del festival il 30 gennaio alle 21 al teatro 'Fabbri' (ingresso 6 euro), un’altra prima assoluta firmata da Città di Ebla, compagnia teatrale forlivese che sta raccogliendo consensi sempre più ampi in Italia e all’estero. Claudio Angelini è l’ideatore e il regista di una creazione scenica liberamente ispirato a 'La metamorfosi' di Kafka. Il lavoro è una co-produzione tra il Circolo Acli Lamberto Valli, Città di Ebla e il teatro Diego Fabbri.

VARIAZIONI SUL TEMA – A parte gli eventi che affrontano nello specifico i capolavori di Kafka, tutti gli altri appuntamenti sono pensati come una variazione sul tema. Così, anche la 'Praga magica', per dirla con il titolo dell’ammaliante libro di Angelo Maria Ripellino, la Praga degli alchimisti e del Golem, dei caffè letterari e delle chiese spettrali, è la protagonista di questa nuova edizione. E quando si parla di Praga, il pensiero corre subito a Wolfgang Amadeus Mozart, che proprio nella capitale boema riscosse i suoi più formidabili trionfi.
Un intero concerto è proprio dedicato al genio di Amadé, di cui l’Accademia Malatestiana il 4 ottobre alle 21 alla Chiesa di Sant'Antonio Vecchio in Ravaldino eseguirà il Concerto per pianoforte e orchestra K 414, con Filippo Pantieri al pianoforte. Ad accompagnare la musica saranno le parole: Andrea Panzavolta commenterà e leggerà 'Mozart in viaggio verso Praga' di Edward Morike, “la più bella di tutte le novelle dell’800 tedesco”, come la definì il grande germanista Ladislao Mittner.
Sempre dedicato allo spirito praghese è il concerto 'Omaggio alla Boemia' il 22 settembre alle 21 alla Chiesa di Ravaldino. Il pianista Davide Franceschetti, la cui bravura è riconosciuta oltre i confini patri, e la violinista Violetta Mesoraca dell’Orchestra Cherubini interpreteranno partiture di Janacek e Smetana.
Una variazione alla celebre parabola del contadino dinanzi alle porte della Legge contenuta nel Processo di Kafka è, poi, 'Oltre la porta' di Andrea Panzavolta, un dramma in tre parti sugli ultimi due anni di vita di Robert Schumann, dalle prime avvisaglie delle turbe psichiche al suo internamento nella casa di cura di Endenich, in programma il 17 novembre alle 21 alla Chiesa di Ravaldino. Le pagine del diario di Clara (interpretate da Sabina Spazzoli) e il flusso di coscienza di Robert (affidato a Claudio Di Filippo) sono impreziosite dall’esecuzione di fascinose pagine pianistiche del compositore di Zwikau e di alcuni immortali Lieder, eseguiti dalla pianista Nicoletta Latini e dal soprano Beatriz Lozano. Le scenografie sono della pittrice cesenate Elena Candoli.
Altra variazione sul tema o forse autentica contaminazione è la lettura in parallelo della Lettera al padre di Kafka e della Lettera a mia madre di George Simenon, il 14 ottobre alle 21 alla Chiesa di Ravaldino, due testi accomunati da una confessione spietata e da una descrizione lucidissima e straziata del conflitto tra genitori e figli. Le voci recitanti, accompagnate da brani per violino e clavicembalo eseguiti da Giulia Lazzarini e da Filippo Pantieri, sono quelle di Rita Bassi e di Nadia Abbondanza. Introduce Pietro Caruso.

OMBRE DELLE IDEE – Accanto ai concerti e agli spettacoli teatrali, uno spazio è dedicato pure alla riflessione filosofica e alla sua multiforme capacità di assumere forme linguistiche ed espressive fra di loro apparentemente molto distanti. Come le opere cinematografiche, ad esempio, cui deve essere riconosciuta la qualifica di testi (potenzialmente) filosofici. Senz’altro in questo senso deve essere inteso un capolavoro quale 'Il processo', il film che nel 1962 Orson Wells trasse dall’omonimo romanzo di Kafka, che sarà proiettato all’interno della presente edizione e commentato da Ilario Belloni (Università di Pisa) e da Andrea Panzavolta il 30 novembre alle 20.30 al cinema Saffi di viale dell'Appennino (ingresso 5 euro).
Immagini, tratte questa volta dal mondo dell’arte, accompagneranno anche 'Il cerchio di Babele', il 10 dicembre alle 21 nella sala Zambelli della Camera di Commercio in piazza Saffi, appuntamento dedicato a Il castello, l’ultimo romanzo di Kafka, scritto nel 1922 e lasciato incompiuto. Francesco Giardinazzo (Università di Bologna), Rocco Ronchi (Università de L’Aquila) e Alessandra Righini (storica dell’arte) analizzeranno questa compiuta metafora della fallibilità di ogni tentativo umano di comprendere la propria storia.
Infine, il filosofo Umberto Curi (Università di Padova) terrà la lectio magistralis 'Il corpo. Pathos della trasformazione', sulla Metamorfosi il 30 gennaio alle 21 al ridotto del teatro 'Fabbri'. L’intervento di Curi sarà preceduto dalla proiezione di un cortometraggio tratto dalla stupenda graphic novel La metamorfosi di Peter Kuper, disegnatore di punta del New Yorker.