Forli, 17 novembre 2010 - La grande rivoluzione è stata calendarizzata. Il 2 dicembre il territorio della provincia di Forlì-Cesena ‘subirà’ lo switch-off, termine che indica lo spegnimento definitivo (alle 10) del segnale analogico con spostamento di tutti i canali sul digitale. È bene prepararsi per questo passaggio fondamentale, perché o ci si adegua oppure l’attuale televisione diventerà uno strumento inutile. Che cosa bisogna materialmente fare per non rischiare di dover rinunciare all’elettrodomestico più amato dagli italiani? Il primo passaggio è verificare che il proprio apparecchio tv sia dotato di presa scart.

Praticamente tutti i televisori possono ricevere il segnale digitale a condizione che siano collegati con un apposito decoder. Molti televisori nuovi hanno il decoder integrato (cioè già inserito), mentre nei modelli meno recenti occorre acquistare a parte l’apparecchio e collegarlo al televisore tramite il cavo scart. Il secondo passaggio — una volta collegato, come detto, il decoder al televisore tramite il cavo scart — è la verifica della funzionalità dell’antenna. Con il passaggio al digitale questa potrebbe aver necessità di manutenzione. Se, una volta collegato il decoder, il segnale non arriva al televisore, allora si dovrà far ricorso ad un installatore professionista. A questo proposito, divisi per provincia, sul sito www.decoder.regionedigitale.net è presente una lista degli installatori che hanno proposto un prezziario di riferimento e firmato un codice etico (grazie alla collaborazione con Cna e Confartigianato): sono 62 in tutta la provincia, 30 tra Forlì e le sue vallate. Nei condomìni e nei gruppi di abitazioni con antenna centralizzata occorrerà rivolgersi all’amministrazione di condominio. Importante: una volta collegata l’antenna al decoder e la scart al televisore bisognerà effettuare la sintonizzazione dei canali. Meglio farla nella tarda serata del 2 o il 3 dicembre. Come scegliere poi il decoder? Sul mercato se ne possono trovare di diversi tipi. Il modelli base, il cosidetto zapper, ha un costo di partenza di 25 euro: questo consente di vedere i canali tradizionali e gratuiti.

Costa un po’ di più (su internet se ne trovano tra i 50 ed i 70 euro) il modello Mhp (Multimedia Home Platform) con apposito lettore di smart-card, cioè di tessere magnetiche che abilitano la visione dei programmi ‘premium’, cioè a pagamento. Il prezzo sale ancora nel caso si intenda acquistare un decoder interattivo con servizi simili a quelli che si possono trovare su internet e predisposto per la visione delle immagini ad alta definizione Hd. Se ne trovano a 130 euro come a 280 euro.

È previsto (viene escluso il decoder più economico) un contributo economico di 50 euro per l’acquisto del decoder per chi ha 65 anni o più, ha un reddito sotto i 10mila euro ed è in regola con l’abbonamento Rai. È possibile richiedere informazioni al numero verde 800.022.000 e www.decoder.comunicazioni.it. "Sta avvenendo un cambiamento importante — ha detto l’assessore provinciale alla pianificazione territoriale Maurizio Castagnoli —. Faremo la nostra parte per informare tutti. Banalizzo, ma togliere una telenovela ad un anziano è un atto di crudeltà".