Forli, 22 novembre 2010 - Nel giro di qualche giorno, forse addirittura di ore, Aeradria, gestore dell’aeroporto ‘Fellini’ di Rimini, ufficializzerà l’accordo con la compagnia Wind Jet. Le rotte che la compagnia siciliana low cost trasferirà in riviera, presumibilmente a partire da marzo 2011, sono Amsterdam, Berlino, Bucarest, Copenhagen, Mosca, Parigi, Praga, Catania e Palermo. Di fatto le destinazioni che oggi hanno permesso all’aeroporto ‘Ridolfi’ di vincere la ‘battaglia’ del traffico passeggeri con i cugini riminesi. Parliamo di 700mila unità (previsione dello scalo forlivese a fine anno) contro i 550mila del ‘Fellini’. Ad influenzare il trasferimento di Wind Jet a Rimini sarebbero stati gli scarsi investimenti effettuati dallo scalo cittadino. La compagnia siciliana ha comunque installato una delle sue tre basi operative al ‘Ridolfi’ nel 2009. Possibile che dopo un anno voglia già fare marcia indietro?
 

Aeradria, gestore dell’aeroporto ‘Fellini’ di Rimini, sarebbe in trattativa per ‘scippare’ al ‘Ridolfi’ la compagnia siciliana Wind Jet. La conferma arriva da Franco Rusticali, presidente di Seaf, società che gestisce lo scalo di Forlì. "Sappiamo che c’è una trattativa tra Rimini e Wind Jet perché quest’ultima si trasferisca in riviera. Questo è un atto di gravissima slealtà da parte dell’aeroporto di Rimini. È una vera e propria vigliaccata. Altro che integrazione, rapporti stretti e fusioni. È una vigliaccata". Trattiene a stento la rabbia Rusticali, che al rilancio del ‘Ridolfi’ sta dedicando tutte le sue energie. Di recente aveva sottolineato che la collaborazione tra gli scali diventa necessaria proprio per contenere lo strapotere delle compagnie di volo, che impongono ai gestori l’acquisto di biglietti prepagati. Il che, banalmente, si traduce nel fatto che la compagnia incassa i soldi dei biglietti, indipendentemente dal numero di persone a bordo dell’aereo. "Io ho calmierato il mercato perché ho ridotto a livelli sopportabili il contratto con Wind Jet — prosegue l’ex sindaco —. E questi ora gli danno un fiume di soldi. Comunque la cosa non è conclusa".

Seaf ha rivisto di recente i rapporti on Wind Jet. La prima scrittura, firmata il 20 settembre, è relativa all’accordo di co-marketing; la seconda, del 12 ottobre, riguarda invece l’acquisto di posti volo Flyonline (cioè i biglietti prepagati). A partire dal 2011 il beneficio dato dal nuovo contratto sarà di circa 1 milione di euro per il co-marketing e di due milioni di euro per l’acquisto di posti volo. "Fino ad oggi Seaf ha dato a Wind Jet 9,6 milioni di euro all’anno. Grazie alla rinegoziazione gliene daremo 6,4, risparmiando dunque 3,2 milioni di euro". Ma pare che Aeradria abbia argomenti molto convincenti per attrarre Wind Jet.

"La loro offerta sarebbe attorno ai 15 - 20 milioni di euro. Non siamo lontani da queste cifre". Numeri che da Rimini vengono seccamente smentiti. Lo spettro del passato torna ad aleggiare sul ‘Ridolfi’. "Prima ci hanno fregato Ryanair e ora quest’atto molto grave da parte di Rimini. Non è colpa della compagnia, che va dove le offrono di più". Sulla vicenda, per ora, i rappresentanti di Wind Jet si limitano ad un «no comment». Rusticali invece è un fiume in piena. "Quello riminese è un atto di slealtà. Da parte mia che si scordino qualsiasi tipo di rapporti".
 

Porta chiusa dunque a qualunque tipo di collaborazione, come si era ipotizzato in passato? "Certo che chiudo i rapporti". Ha avuto modo di incontrare di recente i rappresentanti del territorio riminese? "Durante un dibattito in una televisione privata. Parlarono di integrazione, il presidente della Provincia Stefano Vitali e quello di Aeradria, Massimo Masini. Poi il giorno dopo smentirono".
Che succederà al ‘Ridolfi’, proprio ora che è stato aperto il bando per fare entrare soci privati? "La situazione la recupero insieme al mio staff e al mio direttore. Questa è concorrenza sleale». Cosa si aspetta dalla Regione? "Ho informato l’assessore ai trasporti Alfredo Peri, che ne parlerà con il presidente Vasco Errani". Oggi Peri incontrerà i rappresentanti del comitato nato a difesa del ‘Ridolfi’.