Forlì, 19 aprile 2011 - Contro il fenomeno delle violenze sessuali "e' necessaria una grande azione di educazione culturale a partire dalle scuole, per sviluppare relazioni di pari dignita' e rispetto tra i sessi". A sollevare il tema e' l'assessore alle Pari Opportunita' del Comune di Forli', Maria Maltoni, dopo la vicenda che ha visto come vittima una ragazza minorenne.

Un caso, sottolinea in una nota, che "non va sottovalutato nella sua gravita'", perche', nonostante "episodi di questa natura non siano frequenti a Forli', potrebbe al contrario rivelarsi come la punta di un iceberg che nasconde una realta' ben piu' ampia". Tra l'altro, per Maltoni e' "ancora piu' grave il fatto che la ragazzina abbia subito minacce per indurla a non rivelare la violenza, perche' evidenzia come l'accettazione della violenza,
quale norma nella relazioni tra donne e uomini, sia ben lontana dall'essere debellata, anche nella civile Europa".

L'assessore allarga poi la riflessione: "Benche' la legge in Italia punisca la violenza sessuale, con aggravanti in caso di minori, l'immagine oggettivata della donna che permea la pubblicita' e piu' in generale i media, puo' indurre ad una forma indiretta di tolleranza verso questi fenomeni. Se la donna infatti viene considerata soprattutto un corpo da 'ottenere'- fa notare Maltoni- diventa moralmente lecito ogni mezzo: dall'acquisto in forma di transazione monetaria fino all'estremo dell'uso della violenza, quando la donna non e' consenziente.

Quanti stupri non denunciati avvengono- si chiede l'assessore- perche' tra gli adolescenti c'e' un eccessivo uso di alcool e molti rapporti potrebbero non essere effettivamente tra persone consapevoli? Non siamo in grado di dirlo, ma la sensazione e' che siano piu' di quanti ne vengono ufficialmente statisticati".

Per Maltoni, "e' necessaria percio' una grande azione di educazione culturale a partire dalle scuole, per sviluppare relazioni di pari dignita' erispetto tra i sessi". Non a caso "le donne, anche a Forli', negli ultimi mesi hanno fatto sentire in modo forte la loro voce per rivendicare il diritto a vivere in un paese in cui hanno non solo pari diritti ma pari opportunita' concrete nella vita di ogni giorno. Il diritto all'autodeterminazione sul proprio corpo, a partire da quello di non subire violenza, e' alla base della democrazia che si fonda sul rispetto dei diritti umani".
Sul caso specifico di violenza avvenuto a Forli' "la giustizia avra' ovviamente il suo corso- aggiunge l'assessore- ma credo che debba essere chiaro a tutti che la violenza contro le donne e' uncrimine che va rigettato in ogni sua forma, dalla violenza sessuale al femminicidio che e' la principale causa di morte violenta per le donne nel mondo".

Infine, Maltoni ricorda che il Centro donna del Comune di Forli' (tel.0543.20897) e' anche un centro antiviolenza e "tutte le donne possono rivolgersi gratuitamente alla struttura per avere aiuto in caso di maltrattamenti o violenze fisiche e psicologiche".