Forlì, 18 agosto 2011 - “Non sara’ ammesso un aumento di capacita’ massima oltre le 120.000 tonnellate all’anno per l’impianto di Hera”. Lo mette in chiaro il presidente della Provincia di Forli’-Cesena, Massimo Bulbi, in risposta alle accuse dei Verdi che non lo vedono incline a resistere alla richiesta di aumentare le quote di materiale che la multiutility brucia nell’inceneritore. “Nella nostra provincia, invece, vige un Piano provinciale per la gestione dei rifiuti che mette paletti ben definiti. Il primo- ricorda Bulbi in una nota- e’ la limitazione a 120.000 tonnellate all’anno di capacita’ massima dell’impianto di termovalorizzazione: il secondo e’ il principio dell’autosufficienza territoriale, che ci ha permesso in passato di rifiutare, anche quando ci furono pressioni in tal senso, di accogliere rifiuti provenienti da fuori territorio. Entrambe le prescrizioni restano vigenti con tutta la loro efficacia e quindi non sara’ ammesso un aumento di capacita’ massima oltre le 120.000 tonnellate all’anno per l’impianto di Hera”.

Bulbi prende posizione dopo che gli “ambientalisti di professione” con “la presunzione di essere gli unici ad interessarsi della tutela ambientale”, cioe’ i Verdi, hanno provare a “darmi lezioni sulla gestione dei rifiuti”. Prova quindi a far chiarezza, “anche se faccio fatica a prendere lezioni su questo tema da esponenti di un partito che, pur avendo in passato espresso un ministro dell’Ambiente (Alfonso Pecoraro Scanio) e il presidente della Provincia di Napoli, hanno permesso che il problema dei rifiuti a Napoli si riducesse alla situazione attuale”. Inoltre, pesa “l’incoerenza di chi a dice di sostenere le energie rinnovabili ma nei fatti le contrasta, come accade con il campo eolico della Biancarda, nella valle del Savio, osteggiato anche recentemente con un ricorso al presidente della Repubblica dal Wwf”. 

Bulbi ribadisce invece la sua opzione a favore delle energie alternative e aggiunge: “Attualmente l’impianto di termovalorizzazione di Hera, oltre ai rifiuti urbani, utilizza anche gas per mantenere la migliore funzionalita’. Quindi utilizzare biomasse in luogo di un combustibile fossile non puo’ che essere un passo nella direzione giusta”.
La Provincia e tutto il territorio, aggiunge, “ha fatto numerosi e concreti atti per la difesa dell’ambiente, dagli investimenti di 63 milioni di euro per l’adeguamento del sistema fognario alla realizzazione delle stazioni ecologiche attrezzate, al raggiungimento del 50% di raccolta differenziata, fino alla valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili e sostenibili: i cittadini comprendono questo impegno, mentre nelle urne hanno punito l’ambientalismo fatto di ‘no’ e di sterili polemiche”.