Forlì, 14 luglio 2012. Non è il 17 luglio 2010, anche se ci sono molti punti di contatto. La Fip, come due anni fa, tira la FulgorLibertas in Legadue: allora, dopo la finale persa, stavolta dopo una retrocessione sul campo. E proprio quella Fortitudo (codice di affiliazione 103, presidente Gilberto Sacrati) viene cancellata dal consiglio federale, due anni dopo l'inizio di tutti i suoi guai. Forlì è di nuovo in Legadue, settantun giorni dopo il funerale celebrato al PalaCredito il 5 maggio nonostante la vittoria su Reggio Emilia. La nuova serie A scende a 16 squadre, senza più Teramo e Treviso. L'ex Benetton è fuori da tutto: non c'è posto nemmeno in Legadue. Che, di suo, perde anche Piacenza - si sapeva da giorni - e Ostuni, che invece con un ultimo colpo di teatro ha provato ad assicurare che avrebbe pagato tutto, ma solo lunedì. Anche la Legadue sarà a 16 squadre. Per quei due posti liberi, Forlì è la prima della lista. La prima avente diritto al ripescaggio. Nell'elenco seguono Napoli (che sarebbe in difficoltà), Torino (che scalpita: ha Pillastrini come coach e in Dna sarebbe una corazzata) e in ultima battuta Capo d'Orlando. Torino accetterebbe di sicuro, Forlì è dentro in virtù della domanda di ripescaggio presentata il 19 giugno ma deve in realtà sciogliere la riserva. Lo farà i prossimi giorni, dopo un'ultima occhiata ai conti. Ci sono debiti per quasi un milione di euro - 550mila dalla gestione 2011/12, più un vecchio mutuo e una multa dell'Agenzia delle entrate - , da spalmare su più anni e con precisi accordi tra soci vecchi e nuovi. Per questo la vera giornata chiave in casa FulgorLibertas sarà lunedì, con un nuovo cda. Se si concretizza quanto manifestato i giorni scorsi (con l'ok del socio di lungo corso Gianni Genesi), si partirà per la nuova avventura. Quanto mai importante: nel prossimo campionato non ci sono di fatto retrocessioni, è la porta d'accesso alla nuova Legadue divisa in due gironi, Gold e Silver, e con minori spese. Di fatto il lasciapassare per una lunga vita nel basket che conta. Forlì ci sarebbe appena tornata. La Fip non ha dubbi. La FulgorLibertas deve fugare in fretta gli ultimi.

Marco Bilancioni