Forlì, 9 settembre 2012 - "È una piccola grande cifra, un gesto che suggella la nostra presenza sul territorio". Guglielmo Russo stringe la busta con l’assegno tra le mani. Sta per consegnarla ad Alberto Silvestri, sindaco di San Felice sul Panaro. In Emilia la ferita è ancora aperta. Proprio a San Felice, gli uffici comunali sono dislocati in prefabbricati e tende. L’archivio con gli atti amministrativi è praticamente inaccessibile. La sala per il Consiglio e la Giunta è improvvisata, eppure l’impressione è che la macchina non abbia perso la sua efficienza. È proprio lì che avviene la consegna della ‘piccola grande’ cifra: 14.400 euro raccolti dalla Provincia attraverso donazioni di privati ed enti, risorse che serviranno soprattutto per la costruzione della scuola elementare.

«Ci siamo gemellati con il Comune di San Felice sul Panaro — precisa Guglielmo Russo, vicepresidente della Provincia di Forlì-Cesena — ed è per questo che abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi soprattutto qui». Il vero sforzo è stato il massiccio impiego di uomini sul territorio, a partire dai volontari di Protezione civile. Dall’inizio dell’emergenza sono stati impiegati 430 operatori, oltre a 50 funzionari che si sono avvicendati per un totale di 176 presenze. «La macchina ha funzionato», ribadisce Russo. «Il vostro aiuto — ribatte il sindaco Alberto Silvestri — è stato fondamentale soprattutto nella prima fase dell’emergenza. Abbiamo vissuto momenti duri, oramai nulla più ci spaventa». Nemmeno l’inverno, il freddo e le piogge. San Felice, come gli altri comuni colpiti dal sisma, ha voglia di ripartire. «La costruzione della scuola elementare è cominciata ad agosto, la speranza è che i lavori terminino entro metà ottobre. La struttura — prosegue il sindaco — ospiterà circa 500 ragazzi e sarà alimentata da pannelli fotovoltaici».
 

LA DELEGAZIONE della Provincia (il presidente Bulbi, il vicepresidente Russo, il vicepresidente del coordinamento provinciale di Protezione civile Gabriele Russo, Claudia Casadei e Roberto Cimatti) consegna a Silvestri anche una caveja romagnola e una bandiera italiana con il logo della Provincia di Forlì-Cesena. «Sindaco, la conservi con cura. Con la Provincia unica diventerà un cimelio», scherza Russo che riceve in cambio il volume con le leggi della comunità di San Felice sul Panaro. Dove sta cominciando la fase più delicata: quella della ricostruzione. «Il territorio va reimpostato — spiega il primo cittadino emiliano — e non bisogna decidere con emotività. Dobbiamo trasformare la tragedia in opportunità. La stima dei danni per l’intero territorio è di 13,5 miliardi, siamo a 8,5 e c’è tanto da fare per reperire le risorse necessarie». La raccolta fondi per l’Emilia è ancora aperta (Iban IT84N0200813220000100657423).

di Giuseppe Catapano