Forlì, 23 gennaio 2013 - PIOGGIA e neve hanno fatto risalire l’invaso di Ridracoli fino al bordo. Nei prossimi giorni l’acqua potrebbe tracimare, ma non c’è da aspettarsi la sontuosa cascata cui eravamo abituati. Già l’estate scorsa, quando teneva banco la siccità, Romagna Acque (anche su pressione di associazioni ambientaliste) annunciò che l’esondazione della diga sarebbe stata fermata, per non trasmettere l’idea che l’acqua si possa sprecare. Ora che il livello è prossimo allo sfioro, a quota 557, cosa succederà? «Non ci interessa la tracimazione-spettacolo, tanto è vero che da novembre, quando l’apporto all’invaso è salito rapidamente, abbiamo aggiornato il piano di produzione — dice Ariana Bocchini, presidente di Romagna Acque — . Non possiamo impedire del tutto la caduta, ma abbiamo incrementato il deflusso dell’acqua».

IN SOSTANZA, la percentuale di acqua di Ridracoli è aumentata nelle case romagnole, al punto che i pozzi sono stati chiusi del tutto a Cesena, che ora è rifornita al 100% dalla diga, mentre a Forlì la percentuale è dell’85%, resta in funzione solo il pensile dello stadio che è rifornito dai pozzi di via Pandolfa. «Questo perché la rete di alcuni quartieri, fra cui la zona di viale Roma verso il Ronco, non è allacciata in rete — continua la presidente della società — . Ma abbiamo un progetto assieme a Hera per collegare all’acquedotto della Romagna anche queste zone».

Ieri il lago bidentino disponeva di 32,7 milioni di metri cubi, al culmine di un veloce riempimento, se si pensa che a fine ottobre c’erano appena 11 milioni di metri cubi. In seguito alle piogge del week end e allo scioglimento della neve sotto quota mille, il bordo è ormai a pochi centimetri. Attualmente la portata in uscita dall’invaso è di 3,4 metri cubi al secondo.

LA GESTIONE dell’invaso va comunque modulata in relazione all’andamento meteorologico: il prossimo traguardo è arrivare a fine maggio con 28-30 milioni di dotazione, per affrontare un’estate senza patemi. E se la primavera si rivelerà arida di precipitazioni, Romagna Acque stringerà di nuovo i rubinetti. «La risorse va ottimizzata — continua Bocchini — in questo periodo per esempio la usiamo anche per la centrale Enel di Isola, che produce energia. Ma di settimana in settimana la programmazione va aggiornata».